Misteri: Lenti high tech nel mondo antico

Degli strani oggetti risalenti al primo Medioevo sono stati ritrovati in una tomba vichinga di oltre mille anni fa, nell'isola svedese di Gotland. Si tratta di  lenti biconvesse in cristallo di rocca. Olaf Smidt  ingegnere ottico, racconta che nella sua tesi di laurea il relatore Karl-Heinz Wilms con la super visione  del professor Bernd Lingelbach dell'Istituto di Ottica  della Deutsche Fachochchschule di Aalen, misurarono le lenti in questione giungendo a risultati incredibili. Il test infatti rivelò, che"La lavorazione delle lenti create per altro a mano, era così precisa, e la qualità delle immagini così  nitida, da poterli mettere a confronto tranquillamente con le moderne lenti asferiche, fabbricate avvalendosi delle macchine a controllo computerizzato." 
"Da ricerche approfondite." racconta l'ingegnere ottico Olaf Smidt  "Questi reperti facevano parte di un tesoro a corredo, di epoca vichinga e probabilmente era un bottino di guerra."  Le lenti sono esposte ora nel Gotlands Fornsal, il museo civico di Visby di Stoccolma, pare inoltre che molte altre simili, ne siano state ritrovate e poi perdute.
Allora ci si chiede, chi furono i misteriosi scienziati che costruirono queste lenti in grado di descrivere correttamente le proprietà di riflessione delle superfici? La scienza ci dice che chi ha operato su quel cristallo aveva un bagaglio di conoscenza decisamente avanzato. Nemmeno Cartesio che per primo calcolò la rifrangenza ideale delle superfici, possedeva uno strumento per fabbricare lenti con superficie asferica.
Karl-Heinz Wilms colui che portò all'attenzione del pubblico questi oggetti dice: "Sono convinto che nell'antichità esistessero delle conoscenze andate a noi perdute."

Da "Archeologia Eretica"di Luc Burgin

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