Comportamenti illeciti online. Arriva il dizionario del Ministero che elenca i reati

Internet sembra essere spesso terra di nessuno, priva di regole e leggi. Non è, ovviamente, così e per chiarire quali comportamenti sono leciti e quali invece sfociano nell’illegalità è intervenuto il Ministero della Giustizia che ha elaborato un vero e proprio glossario con l’indicazione, in ordine alfabetico, di tutti quei comportamenti che costituiscono reato con le relative conseguenze penali. Nel dizionario delle scorrettezze online ci sono anche azioni non rilevanti penalmente, ma comunque considerate un comportamento deviante a causa della contrarietà a norme di carattere morale.

Dalla A di “Action fraud” alla W di “Whaling” l’IGloss elenca alcune pratiche note (come lo Spamming e il Phishing), ma anche nuove forme di maleducazione virtuale come il Catfish (l’assunzione dell’identità di un’altra persona) o il Cyberbashing (una forma di bullismo 2.0 che comporta la registrazione e la pubblicazione sui social network di un filmato durante un’aggressione fisica).

Anche i diverbi online possono diventare reati (come ingiuria o diffamazione). Il nome inglese è Flaming e consiste in una battaglia verbale online attraverso messaggi elettronici, violenti e volgari.

Altro reato che si sta diffondendo sul web, ma anche su sistemi di comunicazione tipo Skype e Whatsapp è il Sexting ovvero l’invio di fotografie e messaggi di testo sessualmente espliciti, che talvolta può coinvolgere anche minori.

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