Di fronte alla struttura piramidale si trovano tre caverne, ciascuna dotata di un’entrata a forma di triangolo. Le due caverne più piccole sono crollate, mentre quella centrale, e più grande, è ancora transitabile. Al suo interno, posato sul terreno, vi è un tubo lungo 40 centimetri tagliato a metà, mentre un altro è interrato e se ne vede solo un’estremità che sbuca dal terreno.
All’esterno della caverna, lungo la riva del lago, sono sparsi tubi, pezzi di metallo e pietre di strana forma. Alcuni tubi finiscono nell’acqua.
Il sito fu rilevato per la prima volta nel 1998 da un gruppo di scienziati statunitensi, sulle tracce di fossili di dinosauri, ma la scoperta rimase ignorata fino al giugno del 2002, quando fu pubblicata su un quotidiano di Henan. Secondo la Xinhua News Agency, i risultati delle analisi preliminari su roccia e metallo indicano che i tubi sono costituiti al 30% da ossido ferrico, con un elevato contenuto di biossido di silicio e di ossido di calcio; l’8% del costituente il campione è stato inserito nella categoria “non identificabile”. L’ingegnere Liu Shaolin dello Xitieshan Smelting Plant, il quale ha eseguito le analisi, sostiene che i livelli di biossido di silicio ed ossido di calcio suggeriscono che i tubi siano rimasti a lungo sulla montagna, stimandone la datazione a 5000 anni fa.
Fonte: Nexus n.42
Nessun commento:
Posta un commento