A rischio la vita dei cetacei - grazie all'attività dell'uomo

Può essere ancora possibile trovare il silenzio sul mare, se è calmo. Sotto, invece, è sempre più difficile. E il troppo rumore è una delle principali minacce alla sopravvivenza dei cetacei, in particolare delle balenottere. Il baccano generato dalle attività umane negli oceani negli ultimi 40 anni è incrementato di otto volte e questi giganti del mare una volta comunicavano l'uno con l'altro anche a grandissime distanze, che oggi si sono ridotte di circa il 90%.

I DATI IN UN NUOVO STUDIO - Tutto questo fracasso subacqueo, prodotto da navi commerciali, sonar e indagini sismiche, sta creando quindi serie interferenze alla comunicazione dei mammiferi marini, alterando drammaticamente il loro comportamento e creando danni o addirittura uccidendo alcune balene e delfini. Questa la fotografia scatta nel rapporto «Ocean noise: turn it down» del Fondo internazionale per la protezione degli animali (Ifaw), lanciato formalmente in occasione della Conferenza della Convenzione sulle specie migratrici del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unep). «Esiste un legame evidente tra i forti rumori subacquei e alcuni dei maggiori spiaggiamenti di mammiferi marini, in particolare dello zifio, che si immerge a grandi profondità» ha spiegato Mark Simmonds, direttore scientifico della Whale and Dolphin Conservation Society, che partecipa alla Conferenza dell'Unep.

fonte: corrieredellasera.it

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