Migliaia di esperti dubitano della teoria ufficiale dell'11 settembre

Più di 1000 architetti ed ingegneri provenienti da 10 paesi del mondo chiedono l’avvio di una indagine precisa sul crollo delle torri gemelle del World Trade Center verificatosi l’11 settembre 2001.

Lo ha detto Richard Gage, fondatore del movimento Architects and Engineers for 9/11 truth in una conferenza stampa tenutasi il 19 febbraio. Tra i sostenitori di questa inchiesta erano presenti gli architetti ed ingegneri di rilievo come David Ray Griffin, autore di "Il misterioso crollo del WTC 7", Steven E. Jones, professore della BYU, Eric Lawyer, fondatore dei Vigili del Fuoco per 9/11 truth. L'architetto Richard Gage riferendosi alle documentazioni fotografiche e audiovisive sull’attentato dell’11 settembre si è chiesto: “Fatevi una domanda molto semplice: Perché il blocco inferiore dell'edificio non ha opposto alcuna resistenza alla parte superiore, che pure era di gran lunga più piccola?" aggiungendo: "Le torri sono venute giù senza interruzione alla velocità di caduta libera, in modo lineare e simmetrico, come se i 90 piani sottostanti non esistessero proprio. L'unico modo perchè ciò sia possibile è che vi sia stata una demolizione controllata". L'agenzia governativa NIST, responsabile per l'indagine sui crolli, non ha però neppure preso in considerazione la possibilità di una demolizione controllata. La motivazione è curiosa: le demolizioni controllate iniziano di solito dal basso, ossia dai piani interrati. E infatti il portiere William Rodriguez ha testimoniato in diverse occasioni di aver udito proprio queste esplosioni nei piani interrati. Richard Gage contesta inoltre che l'incendio sia la causa del crollo dei tre grattacieli: "Nessun incendio in un grattacielo ha mai portato al crollo di un edificio in acciaio". Gage è architetto da venti anni e in questo periodo ha costruito numerosi edifici in acciaio a prova d’ incendio. "Il crollo delle Twin Towers e del World Trade Center 7 soddisfa tutte le condizioni di una demolizione controllata, ma non una sola condizione di un collasso causato da incendio", ha detto Gage. Il fondatore del movimento ha sottolineato inoltre che vi sono numerose altre prove di una demolizione controllata. "Abbiamo trovato tonnellate di acciaio fuso. L'acciaio fonde a 3000 gradi Fahrenheit, il cherosene e il fuoco provocato dall'incendio degli uffici possono raggiungere al massimo 1400, forse 1600 gradi Fahrenheit". Secondo Gage, le probabilità che l'incendio abbia compromesso tutti gli elementi strutturali esattamente nello stesso momento sono uguali a zero. Ma se anche le probabilità fossero, ammettiamo, del 10%, bisogna tener conto che in quella stessa giornata ben tre edifici sono implosi in modo simmetrico. La probabilità che questo evento si ripeta per tre volte nello stesso giorno sarebbe dunque 0,1%. In altre parole: quando anche aumentassimo le probabilità che un evento del genere possa verificarsi, la probabilità che la teoria ufficiale sia sbagliata è del 99,9%. Le persone tendono a valutare in modo errato le probabilità quando pensano che la presunta causa sia l'impatto degli aerei. Anche il World Trade Center 7 è crollato praticamente a velocità di caduta libera. La differenza è che in questo caso nessun aereo lo ha colpito. I video del crollo di questo edificio si sono diffusi rapidamente su Internet. “L'unica spiegazione logica per un simile crollo è una demolizione controllata”. Lo ha ribadito Richard Gage.

fonte: IRIB Italia

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