La Terra sta rallentando... gli scenari apocalittici degli scenziati dell'ESRI

Non è certamente probabile che la Terra smetta di ruotare su se stessa, tuttavia un gruppo di ricercatori dell'Esri, una società che elabora software per risolvere problemi di geografia a livello internazionale, ha creato una simulazione dell’evento per verificare la fantascientifica ipotesi per cui il giorno dura un anno.

Innanzitutto ci si deve attendere una nuova distribuzione dei mari con nuove linee di confine tra le terre emerse e gli oceani e soprattutto cambierebbero i livelli. Questi, infatti, si stabiliscono dall’equilibrio fra la gravità del pianeta, che attira l'acqua verso il centro di massa della Terra, e la forza centrifuga che si produce a causa della rotazione del pianeta e che la spinge verso l'esterno, forza che diventerebbe nulla.

L'acqua, che oggi all'equatore è profonda circa 7 km, si sposterebbe quasi interamente dove la gravità verrebbe ad essere più intensa, cioè verso i poli. In tal modo molti abissi oceanici oggi sommersi in prossimità dell'equatore verrebbero a giorno, mentre molte terre oggi emerse scomparirebbero sotto i mari. Il risultato finale sarebbe un enorme continente che farebbe da cintura all'intero pianeta, mentre due grandi oceani coprirebbero i poli fino ad una latitudine prossima a quella dell'Italia, facendola annegare anch'essa interamente.

Un'altra sorpresa verrebbe dalle cime delle montagne. Il record non sarebbe più sotto i 9.000 m, ma ben al di sopra dei 10.000 m. La vetta del Kilimanjaro, per fare solo un esempio, arriverebbe a 12.786 m. E la nuova fossa delle Marianne? Diventerebbe un punto a sudovest delle isole Kiribati, nell'Oceano Pacifico, con una profondità di 2.760 m, sotto il livello del mare.

Ma questo potrà mai succedere? "In effetti la velocità di rotazione della Terra sta rallentando. Nel periodo geologico chiamato devoniano, circa 400 milioni di anni fa, la Terra compiva 40 rotazioni su se stessa in più rispetto ad oggi durante una rivoluzione attorno al Sole. A quel tempo gli oceani dovevano essere ancor più sviluppati in prossimità dell'equatore rispetto ad oggi. Ma per vedere la scomparsa della rotazione terrestre sarebbero necessari miliardi e miliardi di anni di là da venire, impossibile perché molto prima di allora il Sole si sarà spento con conseguenza catastrofiche sui pianeti interni del sistema solare" dichiara Witold Fraczek, l’autore del lavoro.

fonte: www.geologi.info

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