Cosa cambierà ai costi della politica italiana?

Tagliare i costi della politica, colpire la Casta per ripartire. Di fronte alla manovra del Governo Monti l'opinione pubblica ha decisamente storto il naso, vedendo le tasse aumentare, le accise crescere, le pensioni fermarsi, mentre i costi dei nostri parlamentari restano uguali. Ma quali sono veramente i costi della politica in Italia e cosa potrà cambiare con il decreto Monti?

Non solo il parlamento. L'errore che molti fanno, spinti dalle campagne demagogiche e populiste (e non disinteressate) è quello di vedere nei parlamentari la Casta da colpire. Ma una ricerca della Uil mostra come la macchina Stato sia pesantemente gravata da costi politici che vanno ben oltre le due Camere. Secondo il sindacato, infatti, sono circa 1.3 milioni gli italiani che direttamente, o indirettamente, vivono di politica. Dal Parlamento europeo fino al più piccolo Comune sono oltre 145.000 gli italiani eletti o nominati, cui vanno aggiunti i 12.000 consiglieri circoscrizionali. Poi ci sono le società partecipate, che danno da vivere a 24.000 consiglieri d'Amministrazione. Poi consulenti, collaboratori e quant'altro. Un esercito che costa all'Italia 24,7 miliardi di euro l'anno, cioé il 12,6% del gettito Irpef dei contribuenti.

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