PRIMA era un problema di buongoverno, e poteva già bastare. Adesso è anche un dovere, e non si può sfuggire, davanti ai sacrifici chiesti ai cittadini. E i cittadini cominciano ad essere informati. Sanno che si devono assegnare le frequenze digitali televisive. Capiscono perfettamente che quelle frequenze sono proprietà dello Stato e dunque appartengono a tutti. Apprendono infine che le frequenze valgono sul mercato - come ha spiegato qui Giovanni Valentini - 16 miliardi, cioè più di metà della manovra.
E dunque, com'è possibile che questo bene pubblico così importante venga regalato agli operatori tv attraverso il "beauty contest" deciso dal governo Berlusconi, cioè quel "concorso di bellezza" che cede gratuitamente le frequenze a Rai e Mediaset?
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Lo scandalo delle frequenze TV regalate a Mediaset e RAI
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