Monti riduce le indennità e scatta la rivolta tra i parlamentari

Tagliamo tutto ma non le nostre indennità. La norma della manovra Monti che prevede un decreto per ridurre già da gennaio le indennità ai parlamentari equiparandole a quelle percepite dai colleghi del resto d'Europa non piace per niente ai politici nostrani. "Viola l'autonomia del Parlamento", fanno sapere da Montecitorio e Palazzo Madama.

L'indennità di un deputato italiano oggi ammonta a 11.704 euro, ovviamente al netto della diaria. E' di circa 6mila euro in meno (per la precisione 5.339) la media delle retribuzioni nell'eurozona. Cifre a cui guarda come modello il governo con l'obiettivo di ridurre i costi della politica. Cifre che farebbero venire un colpo ad Alessandra Mussolini, che al settimanale A ha dichiarato: "Togliere il vitalizio è istigazione al suicidio".

I parlamentari preferirebbero invece adeguarsi a Strasburgo: un eurodepuato guadagna infatti quasi 6mila euro netti mensili, ma al netto dei generosi benefit, e i collaboratori sono a carico del Parlamento. I tecnici di Montecitorio  hanno fatto due conti e hanno scoperto che l'adeguamento all'Europarlamento farebbe quasi raddoppiare i costi della "casta" anziché ridurli.

fonte | TGCOM24

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