Tutti i telefoni degli italiani nel mirino del fisco

Tassello dopo tassello il Grande Fratello fiscale è quasi pronto. Ieri l'Agenzia delle Entrate ha emanato una nuova circolare in base alla quale tutti gli operatori telefonici, sia fissi sia mobili, dovranno trasmettere i dati in loro possesso sulle bollette non solo dei contribuenti, ma di tutti gli italiani.

Siano utenze domestiche o business, abbonamenti o prepagate. La spesa in telefonate (o in connessioni Internet) sarà una voce rilevante ai fini del redditometro, il nuovo strumento di verifica fiscale di massa che l'Agenzia sta mettendo a punto. A comunicare i dati presto saranno anche le società del gas, della luce, dell'acqua. Ma le voci di spesa che il Fisco prenderà in considerazione per valutare se il reddito dichiarato è congruo sono numerosissime, un centinaio.
Ci sono anche gli abbonamenti alla televisione satellitare, le colf, le ristrutturazioni, i mutui e, soprattutto, i soldi che ognuno ha in banca. Mercoledì 18 aprile il Garante della privacy ha dato parere positivo al provvedimento con il quale l'Agenzia obbligherà le banche a trasmettere i saldi di tutti i movimenti bancari. Trasmissione che dovrà essere completata entro il prossimo mese di ottobre. Nel database dell'Anagrafe Tributaria, in realtà, già oggi affluisce una mole enorme di dati, che riguarda ormai 600 milioni di rapporti attivi.

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