NUOVI RECORD NEGATIVI SUL FRONTE DELLA DISOCCUPAZIONE

Sono a dir poco drammatici i dati sulla disoccupazione diffusi oggi dall’Istat. A marzo il tasso di disoccupazione ha raggiunto il +9,8%, vale a dire il livello più alto dal 2004, ovvero da quando l’Istat ha iniziato la raccolta delle serie storiche mensili.

Ancora più allarmante il livello a cui si attesta il tasso di disoccupazione giovanile: +35,9%.

Un segnale gravissimo, che denota la situazione di profonda crisi in cui ancora versano il Paese e le famiglie.

Si tratta di una conseguenza diretta delle politiche di questo e del precedente Governo, tutte incentrate su tagli e tasse, senza occuparsi della indispensabile fase di rilancio dell’economia.

Ecco perché, purtroppo, guardando anche al crollo dei consumi ed alle pessime stime sul PIL, tale andamento dell’occupazione non ci sorprende affatto.

“Abbiamo già sottolineato come, nell’intento di far quadrare i conti, il Governo abbia ormai perso il senso della misura. Ora è necessario che ritorni in sé, adottando le necessarie misure per l’avvio di una nuova fase di sviluppo che ci faccia lasciare alle spalle la lunga serie di record negativi raccolti in questi anni.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

Infatti, tra la tassazione e l’aumento incontrollato dei prezzi, soprattutto nel settore energetico, le famiglie sono ridotte ormai allo stremo. Secondo le previsioni dell’O.N.F., Osservatorio Nazionale Federconsumatori, gli aumenti di prezzi e tariffe nel 2012, alla luce degli effetti delle manovre economiche e dei nuovi rialzi di carburanti, luce e gas, toccheranno quota + 2201 Euro a famiglia. 

Tutto ciò alimenterà ulteriormente una situazione già disastrosa sul fronte dei consumi, che non potrà che incidere negativamente sulla produzione e, quindi, sull’andamento dell’occupazione.

È ora che si adottino misure serie e concrete per sostenere il potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso e per far ripartire l’economia, attraverso investimenti per lo sviluppo e la ricerca.

Per finanziare tali interventi, come sosteniamo da tempo, bisogna incrementare non solo la lotta all’evasione fiscale (ben vengano in tal senso i blitz effettuati in diverse città), ma agire anche sulla tassazione sui grandi patrimoni e sulle rendite finanziarie.     

fonte | www.federconsumatori.it

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