“Le banche americane si preparano a una spaccatura dell’euro”: con questo titolo in apertura dell’inserto di Finanza, il Financial Times ripropone visioni allarmistiche sulla crisi dei debiti nell’Unione valutaria. Lo fa citando fonti anonime secondo cui le banche di Wall Street starebbero manovrando per evitare di “vedersi pagare in dracme o pesetas” in uno scenario di uscita di un paese dall’euro.
In particolare avrebbero esortato clienti e controparti a tentare di ristrutturare, ove possibile, i contratti in modo da mettersi al riparo da eventualità di questo genere.
Ma quando si vanno a cercare riscontri oggettivi, le tesi allarmistiche del FT faticano a trovare appigli. Il quotidiano cita anche dati della Securities and Exchange Commission, l’autorità di vigilanza sulla finanza Usa, sull’esposizione delle banche americane ai vari paesi dell’area euro ritenuti a rischio (Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Italia). Soltanto che qui il quotidiano deve riconoscere che “nessuna banca ha drasticamente modificato la sua esposizione sui cinque paesi”.
fonte | www.imolaoggi.it
Le banche americane si preparano a spaccatura dell’euro
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