Dal 1° maggio Equitalia aumenta interessi di mora

Brutte notizie per chi è alle prese con Equitalia: dal 1° maggio il tasso degli interessi di mora applicato passerà dal 4,55% al 5,22%, con un aumento del 15%. A darne notizia sono Federconsumatori e Adusbef, per i quali – a parlare sono i due presidenti Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti – si tratta di “una vera e propria assurdità, che cade in un momento drammatico per le famiglie italiane, in molti casi, già in estrema difficoltà nel far fronte alle spese più elementari.”

La difficile congiuntura economica è nota, fra aumento di prezzi e tariffe, caduta verticale del potere d’acquisto e pressione fiscale. Denunciano le due associazioni: “Ora anche Equitalia da un ulteriore contributo per accrescere la preoccupazione e lo stato di vera e propria esasperazione in cui si trovano le famiglie. Piove  sul bagnato! Infatti la società, già tristemente nota per le cartelle pazze, ancora una volta, vuole fare cassa (per conto dell’Agenzia delle Entrate) con metodi prepotenti ed arroganti. Piuttosto che pensare ad aumentare i tassi di mora, Equitalia dovrebbe dare la priorità ad una decisa riorganizzazione della struttura, migliorando i pessimi rapporti con il pubblico”. Non si contano infatti le denunce di cittadini che devono trascorrere ore di coda per chiede informazioni o attivare procedure di contestazione o rateizzazione delle cartelle esattoriali.

“Per questo, tali aumenti devono essere scongiurati con ogni mezzo e, in caso Equitalia non desse risposte adeguate, le nostre Associazioni avvieranno tutte le iniziative necessarie per tutelare le famiglie”, promettono Federconsumatori e Adusbef.

Intanto Codici ha deciso di avviare una petizione popolare nazionale contro Equitalia che sarà presentata al Parlamento e al Governo. Queste le richieste:

  • rivedere il sistema di sanzioni fissando un tetto massimo non superiore al 20% della somma dovuta;
  • rivedere il sistema d’interessi applicati fissando un tetto massimo non superabile pari alla misura dell’interesse legale;
  • prevedere che per il calcolo degli interessi (comunque denominati)  venga utilizzato il sistema  “all’italiana” con un piano di ammortamento semplice, ovvero senza alcuna capitalizzazione e con rate costanti pari al 50% di quota capitale e 50% di quota interessi;
  • ridurre tutti i costi e gli oneri aggiuntivi a quelli effettivamente sostenuti;
  • dichiarare impignorabile per crediti fiscali e/o tributari gli immobili destinati ad abitazione principale ;
  • limitare le iscrizioni ipotecarie per crediti non inferiori ad almeno il 40% del valore dell’immobile stesso;
  • limitare i fermi amministrativi sui mezzi lavoratori e di trasporto dei debitori per crediti non inferiori ad almeno il 40% del valore del mezzo .
“E’ il momento di fermare un sistema esageratamente vessatorio nei confronti dei cittadini italiani. Codici da tempo si impegna a tutelare i consumatori attraverso la Campagna Sos Debiti, difenditi da Equitalia, uno strumento utile per contrastare le numerosi irregolarità del sistema di riscossione dei debiti – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici –  Si costituisce un Comitato Promotore della Petizione Popolare Nazionale, a cui sono invitati ad aderire cittadini ed associazioni”.

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