Il 69% degli italiani individua nel rilancio dell'economia e dei
consumi, oltre che nella riforma del mercato del lavoro, le priorità del
nuovo governo. In tema di politica fiscale, la maggioranza degli
italiani (53%) ritiene fondamentale la riduzione delle tasse sul lavoro.
Solo il 9% indica nell'abolizione dell'IMU l'azione più utile per
rilanciare il Paese. Il 54% crede, inoltre, che l'IMU verrà tolta solo
per essere sostituita da un’altra imposizione. Già il fatto di avere un
governo, però, dopo gli oltre 60 giorni di impasse seguiti alle
elezioni, fa sì che la fiducia degli Italiani risalga leggermente, dopo
il picco negativo di fine aprile. A maggio, il grado di fiducia nei
confronti del Paese sale a 3,13 punti, pur restando ai minimi.
Dopo
aver toccato ad aprile il picco negativo di sempre, a maggio il grado
di fiducia degli Italiani è risalito leggermente, complice la fine
dell’impasse politico, con l’avvio dell’esecutivo Letta. Dai 2,88 punti
di aprile, la fiducia è risalita a quota 3,13 punti (su una scala che va
da 1 a 10 e ha in 7 la sua soglia positiva). Il 53% degli Italiani
ritiene che l’intervento più urgente in campo fiscale per rilanciare
l’economia e i consumi sia il taglio delle tasse sul lavoro, mentre solo
il 9% afferma che l'Imu rappresenti una questione prioritaria. Proprio
per quanto concerne l’Imu, uno dei temi al centro dell’agenda politica
nazionale, il 54% pensa che l’imposta verrà abolita ma che comunque lo
Stato imporrà un altro tributo per compensare il calo del gettito. Solo
il 4% crede che l’eliminazione sarà definitiva ed effettiva. Questi i
principali dati raccolti dall’Osservatorio mensile Findomestic sulla
fiducia degli Italiani. In materia di risparmio, infine, l’Osservatorio
evidenzia come a maggio sia cresciuta la propensione degli Italiani ad
accantonare i propri risparmi (dall’11,4% di aprile al 13,4%).
Previsioni di acquisto a tre mesi
Elettrodomestici: in calo l’interesse per gli elettrodomestici bruni (TV, Hi-Fi) e grandi. Stabili i piccoli.
Passano
dal 17,9 al 15,9% gli intervistati che, rispetto al mese scorso, si
dicono pronti a comprare un elettrodomestico bruno. In lieve calo anche i
grandi (da 13,8 a 12,4%) mentre restano pressoché stabili le previsioni
per i piccoli elettrodomestici (22,6%). Gli importi di spesa
preventivati segnano invece un aumento per gli elettrodomestici grandi,
per i quali si ipotizza un ammontare di 690 € (contro i 661 €
dell’ultima rilevazione). Esborsi in calo per i bruni (643 € rispetto ai
625 del mese precedente) e i piccoli (da 182 a 154 €).
Informatica,
telefonia e fotografia: lieve arretramento per le intenzioni di
acquisto di PC, accessori e telefonia; più marcato quello che interessa
le fotocamere. Continuano a crescere Tablet/E-book.
Scende al
17,6% la propensione all’acquisto di PC e accessori (contro il 17,8% del
mese precedente); segno meno anche per la telefonia, con la quota di
intenzionati all’acquisto che passa dal 19,6 al 19,1%. Più incisivo il
calo delle intenzioni d’acquisto per le fotocamere: da 11,6 a 10,5%.
Unico dato positivo del settore riguarda la categoria Tablet/E-book, che
fa segnare una crescita di circa 1 punto percentuale.
Segnali poco
incoraggianti anche sul fronte dell’ammontare della spesa: gli italiani,
infatti, prevedono di spendere meno in telefonia, Tablet/E-book e
Fotocamere/videocamere. Stabili gli esborsi preventivati per PC e
accessori.
Auto e moto: settore in ripresa, ad eccezione dell’auto usata.
Prosegue
la scalata dei motocicli i quali, dopo mesi di crisi, conquistano una
fetta sempre più ampia di consumatori (4,2%). In crescita anche la quota
degli interessati all’acquisto di un’auto nuova, mentre non migliora la
situazione di quella usata: il numero di quanti si apprestano ad
acquistarne una nei prossimi tre mesi è passato, infatti, da 7,4 a 6,2%.
Dati
che rispecchiano perfettamente l’ammontare di spesa previsto: in
crescita per motocicli e auto nuove (rispettivamente 2.811€ e 18.577€),
in calo per le usate (6.922).
Casa e arredamento: segno meno per i mobili, la casa e le ristrutturazioni.
Continua
il trend negativo del settore immobiliare. Diminuiscono, infatti, gli
intenzionati all’acquisto di mobili (12,7%), di una casa (3,8%) o alla
sua ristrutturazione (9,6%). In crescita, tuttavia, l’ammontare di spesa
prevista per mobili(da 1.884€ a 1.904€).
Tempo libero: buone prospettive per viaggi e attrezzatture o abbigliamento sportivi. Va peggio per il fai-da-te.
Continua
il trend positivo circa le intenzioni di acquisto di un viaggio o una
vacanza, dovuto probabilmente all’approssimarsi della stagione estiva
(34,9%). Calano, invece, gli intenzionati a comprare abbigliamento o
attrezzature sportivi (22,3%).
www.findomestic.it
Il 69% degli italiani individua nel rilancio dell'economia la priorità del nuovo governo
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