Non più solo auto e moto ma anche computer, cellulari e capi
d’abbigliamento: con la crisi gli italiani ricorrono sempre di più al
mercato dell’usato. E’ quanto evidenzia l’Osservatorio Findomestic
mensile: con la crisi che insiste da 5 anni, il rapporto che gli
italiani hanno con il mercato dell’usato è cambiato profondamente.
Secondo quanto rilevato dall’osservatorio mensile Findomestic sui beni
durevoli, il 48% – ovvero uno su due – negli ultimi mesi vi ha fatto
ricorso (o vi farà ricorso a breve) per comprare non solo auto e moto,
ma anche computer, cellulari, dischi, giocattoli e, sempre di più, anche
vestiti e capi d’abbigliamento.
Il 41% degli italiani, inoltre,
ha affermato che nei prossimi mesi intende incrementare il ricorso a
questo canale d’acquisto. Questo significa che il mercato dell’usato è
destinato a crescere. Chi si rivolge al mercato dell’usato lo fa
principalmente per motivi di convenienza e risparmio. Il fattore legato
all’immagine – ovvero il piacere di disporre di un prodotto appena
uscito dalla linea di produzione – viene giudicato secondario. La
strutturazione del mercato dell’usato è stata favorita da Internet e
forse non a caso l’usato è preferito dai giovani: riscuote grande
successo tra i giovani e i giovanissimi (fascia d’età 18 – 34 anni), più
della metà dei quali (il 52%) vi farà ricorso più frequentemente in
futuro. I più restii ad aumentare l’acquisto di beni usati sono, invece,
i 45 – 64enni: il 13% di loro non ne vuole proprio sapere di comperare
un bene giù appartenuto ad altri, solo il 38% si dice propenso, il 49%
non sa.
Il grado di fiducia degli italiani resta stabile sul mese
precedente: 3,2 punti a giugno contro i 3,13 di maggio (su una scala
che va da 1 a 10 e ha in 7 la sua soglia positiva). Stabile, sempre
rispetto al mese precedente, anche la propensione al risparmio: il 13%
degli Italiani intende accrescere i soldi da mettere da parte nei
prossimi 12 mesi.
www.helpconsumatori.it
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