Export, meglio sperare nel crollo dell'euro?


Per l'economia italiana è bene sperare nel crollo dell'euro? Quanto aiuterebbe il settore dell'Export? Cerchiamo di rispondere ad alcuni quesiti

Sebbene possa - ma solo in apparenza - sembrare un paradosso o una eccessiva semplificazione, le imprese italiane farebbero meglio a sperare in un calo dell'euro. O, almeno, farebbero bene a sperare in un calo delle quotazioni dell'euro, contro il dollaro, tutte quelle imprese italiane che basano il proprio fatturato sull'export per una quota sostanziale, e limitano invece le operazioni di import.

La motivazione è semplice: un dollaro così forte significa infatti un calo dei prezzi delle esportazioni (in dollari). Ovvero, una maggiore convenienza ad acquistare prodotti europei per coloro i quali possono vantare dollari nel proprio portafoglio. Di contro, le importazioni diventerebbero sempre più sconvenienti in caso di debolezza dell'euro, con ciò che ne consegue sul fronte degli squilibri della bilancia commerciale.

Insomma, stando alle premesse sopra formulate, le imprese italiane potrebbero ben sperare, con un pizzico di ottimismo confortato dalle principali previsioni, in un andamento calante dell'euro. Un andamento che, peraltro, sarà tutt'altro che difficilmente riscontrabile. Diamo un'occhiata al grafico di cui sotto.

Dopo un andamento di moderate variazioni fino ad inizio maggio 2014, quando la quota di 1,40 era alla portata, l'euro ha iniziato a precipitare con un ritmo particolarmente dinamico. Ad agosto la valuta unica era di poco sopra quota 1,33 dollari, con Goldman Sachs che, prudenzialmente, stimava quota 1,29 dollari entro dicembre. In realtà la caduta è stata molto più rapida, spinta prevalentemente dalle ultime mosse della Bce (e da tante altre motivazioni che, per il momento, non ricordiamo). Ne è conseguita la flessione, nelle settimane successive, a 1,28 e 1,27 dollari e, in giorni ancora più recenti, a 1,26 dollari. Stando a tali presupposti, gli analisti scommettono oggi su una discesa a quota 1,25 entro la fine dell'anno, e 1,23 entro la primavera del prossimo anno.

Tutto qui? Non proprio, perchè le stime che prevedono una flessione continuativa dell'euro si fanno giorno dopo giorno sempre più pressanti, affermando che nel corso del 2015 - quando la Federal Reserve inizierà a rialzare i tassi di interesse di riferimento (probabilmente, già nella primissima parte) - l'euro continuerà a scivolare sempre più in fondo, toccando, afferma Goldman Sachs, quota 1,15 dollari a fine 2015, 1,05 nel 2016, 1 nel 2017. Goldman Sachs non è certamente infallibile, ma che l'euro si stia pigramente accomodando in una strada di discesa senza freni è oramai noto.

Ad ogni modo, l'euforia per un euro troppo debole, e un dollaro troppo forte, non dovrebbe far cantare facile vittoria per le piccole e medie imprese italiane. Se infatti è pur vero che un cambio del genere tenderebbe a favorire le nostrane realtà imprenditoriali, è altrettanto vero che gli Stati Uniti - per quanto mercato di fondamentale riferimento - costituiscono solamente una parte dell'intero commercio estero delle aziende italiane.

Di qui, la necessità di comprendere in che modo l'euro si sta comportando nei confronti delle altre monete. Scopriamo quindi che, al di fuori della relazione bilaterale euro - dollaro, la valuta unica del vecchio Continente si sta deprezzando con ritmi non certamente tali da creare margini di convenienza inequivocabili per i commercianti internazionali. Insomma, non tutto il mondo - almeno in questo caso - è Paese, e laddove le Banche centrali stanno acquisendo dei comportamenti simili a quanto sta realizzando la Bce di Mario Draghi, è una rincorsa a chi assume le posizioni di maggiore debolezza.

Per comprendere ove risiedano le migliori condizioni per commerciare con l'estero, e in che modo assumere le giuste coperture finanziarie in termini valutari, vi consigliamo di consultare i nostri consulenti: da oltre 10 anni EGO International è impegnata a condurre le pmi sui mercati esteri, assicurando serietà e trasparenza nella strada verso il successo globale.

egointernational.wordpress.com

Nessun commento:

 
Copyright © 2016. sottovoce.360.
Design by Herdiansyah Hamzah. & Distributed by Free Blogger Templates
Creative Commons License