Le infezioni resistenti agli antibiotici sono responsabili attualmente di 700mila decessi l'anno e se non verranno adottate delle contromisure uccideranno 10 milioni di pazienti ogni anno in tutto il mondo entro il 2050, più di quanto ne muoiano attualmente a causa dei tumori.
Come spiega il sito della Bbc, uno studio dell'economista britannico Jim O'Neill valuta in circa 100mila miliardi di dollari i costi associati, pari a 35 anni di Pil del Regno Unito; la riduzione della popolazione e gli effetti delle malattie costerebbero inoltre tra il 2% e il 3,5% del Pil globale.
A causare gli effetti più gravi sarebbero l'E. Coli e la tubercolosi, mentre i Paesi più a rischio sono economie emergenti come Messico, Indonesia, Nigeria e Turchia. Secondo lo studio fino ad ora gli effetti di una minore efficacia degli antibiotici sono stati sottovalutati: basti pensare che numerose operazioni chirurgiche standard (dai parti cesarei alle protesi) ma anche la chemioterapia diverrebbero rischiose o impossibili da eseguire.
askanews
Infezioni resistenti ad antibiotici causeranno 10 milioni di morti
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