Radar dell'Fbi che "vede in casa", è allarme privacy in Usa

Le forze dell'ordine statunitensi usano da più di due anni un radar che, puntato contro il muro di una casa, permette di "vedere" la presenza di persone all'interno. La notizia che almeno 50 agenzie statunitensi, tra cui l'Fbi, usano questo strumento è stata lanciata da alcuni organi di stampa, come Usa Today. L'uso del radar, naturalmente, solleva nuovi timori per la privacy dei cittadini e sull'eccessiva rete di sorveglianza delle autorità, anche perché non è mai stato pubblicamente affrontato il tema dei limiti e delle occasioni in cui le forze dell'ordine possano sfruttare il dispositivo. La Corte Suprema ha sentenziato nel 2001 che gli agenti non possono generalmente usare dispositivi hi-tech per conoscere particolari riguardanti l'interno di una casa, senza aver prima ottenuto un mandato di perquisizione. Il dispositivo, che sfrutta le onde radio, permette di percepire la presenza di una persona in casa, di capire dove si trovi e di seguirne i movimenti, e sarebbe stato ideato per le truppe in Iraq e Afghanistan. Le agenzie federali hanno dichiarato che si tratta di uno strumento fondamentale per la sicurezza degli agenti che devono fare irruzione in un edificio, nel tentativo, per esempio, di liberare degli ostaggi. Le preoccupazioni, ovviamente, si riferiscono ad altre circostanze, visto che non è chiaro in quante altre occasioni gli agenti ne facciano uso, senza peraltro renderne conto pubblicamente. L'uso del dispositivo è stato largamente ignorato fino a dicembre, quando è emerso durante un processo: i giudici di un tribunale federale d'appello hanno espresso preoccupazione sull'utilizzo del radar senza un mandato di perquisizione, perché "pone delle serie domande sul rispetto del Quarto emendamento" della Costituzione, che difende appunto da perquisizioni, arresti e confische ingiustificati. Nel 2013, in questo senso, la Corte suprema ha limitato la possibilità della polizia di far persino annusare ai cani l'esterno delle case. Il nucleo del Quarto emendamento, ha scritto il giudice Antonin Scalia, è "il diritto di un uomo di rifugiarsi nella sua casa ed essere libero da un'ingiustificata intrusione governativa".

www.askanews.it

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