Aulin dannoso per la salute.In Europa lo vietano,in Italia lo commercializzano

A causa di un uso spropositato dell’Aulin molte persone hanno subito il trapianto del fegato.In Europa lo vietano,come mai in Italia lo commercializzano?

In Italia viene consumata una percentuale pari al 60% della produzione mondiale, ma qualche altro Paese europeo si è già accorto della sua pericolosità; stiamo parlando del principio attivo Nimesulide, commercializzato in Italia con il nome di Aulin (e non solo).

In altri paesi come Spagna, Finlandia e Irlanda non viene venduto dal 2002 dopo che diversi pazienti hanno subito un trapianto di fegato per i gravi danni causati, probabilmente, da questo medicinale.

In mercati ghiotti come Giappone ,Regno unito,Germania e Stati Uniti per il principio attivo non è stato nemmeno mai richiesta la registrazione.

Nel 2008, il pm Raffaele Guariniello portò alla luce un sistema illecito di passaggio di tangenti a scapito della salute dei cittadini. L’inchiesta, partita nel 2005, nasceva dai sospetti che alcuni test e sperimentazioni condotte sui farmaci generici fossero state truccate.
Tra le documentazioni inserite negli atti in mano al giudice vi fu anche un filmato che ritraeva alcuni funzionari dell’AIFA (Agenzia Italiana del Famarco) che intascavano mazzette col fine di evitare controlli sull’Aulin. A seguito dell’indagine i due funzionari Pasqualino Rossi ed Emanuela Bove furono arrestati.

Nel 2010, seguitamente numerosi casi di effetti collaterali al fegato e all’apparto gastroenterico ai danni di pazienti, la Commissione Europea raccomandò ai paesi dell’Unione di “evitare ogni possibilità di uso cronico della nimesulide.”

Invece di lamentarsi per la vendita libera dei medicinali anche all’interno dei supermercati, sarebbe il caso che i farmacisti di tutta Italia protestino per la commercializzazione di questo farmaco pericolosissimo. Il problema è che, come si sa, in Italia si va avanti esclusivamente con la corruzione.

Ma non è questo l’unico motivo che giustifica la commercializzazione del farmaco nel bel paese. Infatti come riferisce altroconsumo in questo articolo ,la Nimesulide resta in commercio anche perchè i benefici superano i rischi.

<<Nel corso di diversi anni, dal 2002 al 2011, l’Agenzia europea del farmaco (Ema), ha più volte avviato una procedura di raccolta e analisi dei dati disponibili sulla nimesulide per decidere se ritirare oppure lasciare in commercio i farmaci nei Paesi europei in cui sono ancora venduti. In seguito ai processi di revisione (l’ultimo voluto dalla Commissione europea nel 2010), l’Agenzia ha concluso che i benefici che i farmaci apportano superano i rischi: la nimesulide perciò resta in commercio, anche se dev’essere considerata un antidolorifico di seconda scelta.
Tempi e modalità d’uso raccomandati

Gli effetti collaterali sul fegato, però, sono stati confermati. Per questo, per ridurre al minimo il rischio nei pazienti, l’Agenzia europea del farmaco raccomanda tempi e modalità precisi per l’assunzione di nimesulide.
  • Non deve essere usata da pazienti con problemi al fegato.
  • È indicata solo per il trattamento del dolore acuto (mentre prima veniva usata anche in casi di dolore cronico) e dei dolori mestruali.
  • Deve essere utilizzata solo per brevi periodi, al massimo 15 giorni.
  • La dose massima giornaliera è di 200 mg (pari a due bustine o due compresse).>>
jedasupport.altervista.org

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