Periscope, Telefono Azzurro: rischio cyberbullismo

“Non lasciamo bambini e adolescenti in balia della rete” e senza difese nei confronti della possibilità che vengano ripresi a loro insaputa e finiscano dentro lo streaming video online, in tempo reale: è l’appello che Telefono Azzurro rivolge nei confronti delle istituzioni e delle autorità, di Twitter e del Garante privacy, preoccupata per i possibili rischi per i più piccoli legati a Periscope, la nuova App gratuita di Twitter che consente il live streaming attraverso smartphone.

Telefono Azzurro si appella dunque a istituzioni e autorità, a livello nazionale ed europeo, affinché venga opportunamente regolamentato l’utilizzo di Periscope, la nuova App di Twitter che consente il live streaming attraverso smartphone.

Lo strumento è potente e ha enormi potenzialità di sviluppo, ma per Telefono Azzurro comporta dei rischi: quello di riprendere e diffondere immagini di minori in tempo reale, senza che loro ne siano consapevoli, e il pericolo che questo avvenga anche per la diffusione online e senza alcun filtro di atti di cyberbullismo. “Periscope, se usato correttamente, è uno strumento dalle enormi potenzialità, ad esempio nel campo della cultura, del giornalismo o dell’intrattenimento – si legge in una nota di Telefono Azzurro – Non possiamo però nascondere i rischi che può comportare per bambini e adolescenti l’utilizzo indiscriminato dello streaming video, diffuso o line in tempo reale. Si stanno moltiplicando infatti le segnalazioni di giovanissimi ripresi a loro insaputa nelle aule di scuola, per strada e in altri luoghi pubblici da coetanei o da adulti, nella quasi totalità dei casi senza alcuna autorizzazione, calpestando così ogni diritto alla propria privacy”. Preoccupa il rischio che l’App sia usata per veicolare atti di bullismo: “Non solo, Periscope, abbattendo la distanza temporale tra le realizzazione di un video e la sua diffusione, lascia intravvedere anche un suo rischioso utilizzo per atti di cyberbullismo. Le vittime dei bulli sono infatti esposte a umiliazioni in diretta, senza filtro, davanti agli occhi di un pubblico potenzialmente illimitato che può commentare e insultare senza alcun rischio”, denuncia Telefono Azzurro.

Per l’associazione bisogna dunque trovare soluzioni che uniscano la difesa della libertà d’espressione e quella dei diritti delle persone, specialmente quando siano minori: per questo Telefono Azzurro “chiede a Twitter uno sforzo maggiore per tutelare tutti i ragazzini che possono iscriversi e usare sia il social, sia la App. In particolare, chiede a Twitter una maggiore chiarezza sulla policy e su ciò che ne costituisce una violazione e al Garante per la protezione dei dati personali di vigilare sui diritti dei soggetti più deboli. Ai genitori chiede, invece, una maggiore responsabilità: essi hanno infatti il compito-dovere di informarsi su questi strumenti e di educare i propri figli a un uso attento e rispettoso della rete, anche attraverso il proprio esempio. Non lasciamo i ragazzi da soli con uno strumento che non possono essere in grado di gestire, anche se cattura la loro attenzione e accende la loro curiosità”.

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