Passiamo molto del nostro tempo sui social network: condividiamo idee, emozioni, attività della nostra vita quotidiana. E dispensiamo like su Facebook.
L’azione che compiamo più spesso su questo social network, senza in realtà dargli troppa importanza, è apprezzare ciò che condividono le nostre connessioni. Sicuramente ciò che pubblichiamo dice molto di noi: ciò che condividiamo racconta i nostri gusti, opinioni, anche ideologie.
Molti di noi però non hanno una cognizione precisa dell’immagine che mostriamo agli altri in rete; è un po’ come nella realtà: non sempre siamo coscienti dei “segnali” che diamo agli altri.
I più non si rendono conto che determinati comportamenti tenuti online possono essere molto più significativi di un semplice click, riflettendosi nelle ricerche dei nostri colleghi e datori di lavoro o nella serp del selezionatore a cui abbiamo inviato un CV.
Facebook ti conosce meglio di quel che credi
Dalle scarse capacità empatiche delle persone passiamo ora alle capacità dei calcolatori: gli studiosi delle Università di Cambridge e Stanford hanno elaborato un algoritmo che, attraverso i like su Facebook, riesce a valutare la personalità delle persone.
Tale algoritmo è così efficace che può essere elaborato un valore preciso sulla persona che sta esaminando già dopo pochissime preferenze. Più aumenta il numero dei dati forniti al calcolatore, tanto questo è in grado di comprenderci a fondo.
I nostri dati, forniti sotto forma di apprezzamenti, permettono al sistema di farsi un’idea tanto precisa su di noi e sui nostri comportamenti abituali, comprese le scelte d’acquisto che operiamo, i brand che amiamo, la musica che diffondiamo, che nemmeno le persone a noi care riuscirebbero a disegnare.
I ricercatori hanno infatti calcolato che il software ci conosce meglio dei nostri colleghi di lavoro già dopo 10 mi piace . Bastano appnea 70 like per conoscerci meglio dei nostri amici più stretti e 150 per comprenderci meglio dei nostri genitori. Superati i 300 apprezzamenti, la mente digitale vi può descrivere meglio del vostro partner.
Like su Facebook: quanto vale un Mi piace?
Quello che sembra solo un gesto impulsivo (sperando che siate estranei al fenomeno dell’autolike) è in realtà spesso una presa di posizione che può svelare molte cose su di noi.
Pensate a quante volte avete storto il naso quando un vostro contatto ha cliccato mi piace su canzoni neomelodiche, post sulle scie chimiche, santo del giorno, duckface assortite e sul resto dei contenuti della varia umanità presente sul popolare social network. Ora pensate a cosa gli altri possono pensare quando esprimete preferenza pubblica per i contenuti che gradite.
Quanto possono essere utili questi dati per veicolare efficacemente campagne costruite su target specifici? Moltissimo, ed è per questo che, accanto ai post di amici, parenti o immensamente popolari, la notizia sponsorizzata sarà sempre presente.
Invisibile, certo, nascosta tra gli aggiornamenti di stato sul gossip del giorno, corredata del rassicurante “ai tuoi amici piace questo contenuto”. Però è pubblicità a tutti gli effetti, mirata, costruita sul tuo profilo, sulle tue impostazioni generali, ma anche sul gradimento che esprimi ogni giorno con apprezzamenti e condivisioni.
Il messaggio pubblicitario su misura ha un costo oggettivamente basso: per raggiungere 1200 persone con un promoted post sono sufficienti appena cinque dollari e, con 15 dollari in più, il messaggio può arrivare a 4600 utenti specificamente individuati attraverso strumenti che Facebook mette a disposizione nella creazione dell’inserzione.
Piccoli introiti moltiplicati per il numero stratosferico degli utenti presenti sul social di Mark Zuckerberg.
E in tutto ciò, chi ci mette la faccia sei tu!
fonte: www.ninjamarketing.it
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