Samsung mette in guardia i proprietari di case 'intelligenti' che hanno le apparecchiature elettriche collegate alla presa scart o HDMI del televisore (Smart TV) perché, in caso di attivazione della funzione di riconoscimento vocale, è probabile che il dispositivo possa catturare le conversazioni e trasmetterle a terzi. Il produttore sudcoreano di elettronica lo ha segnalato nelle condizioni d'uso del suo "smart". E' solo questione di tempo ma l'antivirus sarà nevessario anche sul televisore di casa, quando un nuovo malware per televisioni sarà reso pubblico dai criminali informatici. Problemi di sicurezza stanno diventando certamente concreti, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, se si pensa al proliferare delle Smart TV, sempre connesse a Internet e in grado di funzionare come un vero e proprio PC, non fa che rendere sempre più concreta una minaccia informatica nel salotto di casa. Alcuni utenti di Internet sono riusciti a fare il parallelo con il 'Grande fratello' e i metodi di spionaggio del celebre romanzo "1984" di George Orwell. Basti pensare che gli ultimi studi della società di ricerche NPD prevedono che nel 2015 i televisori intelligenti saranno ben 23 milioni, un numero considerevole, che farà certamente gola ai criminali informatici. Di fatto è semplice trasformare il televisore in una Smart TV. Per esempio la principale novità dei televisori LCD e plasma è rappresentata dal collegamento Internet integrato e dai servizi che è possibile sfruttare una volta online. Si tratta dell’evoluzione del concetto di Internet TV introdotto un paio di anni fa e che ora viene universalmente identificato con il termine Smart TV, ovvero TV intelligente. Quando collegato alla Rete, il televisore permette infatti di navigare sul Web, scaricare e installare app, accedere a servizi di streaming video anche in alta definizione, sfruttare le potenzialità della catch-up TV e, infine, fare da punto di raccolta per tutti i contenuti digitali presenti nella rete casalinga grazie al protocollo DLNA. Se il televisore non è dotato di questa funzionalità, che necessita innanzitutto di una presa Ethernet sul retro dell’apparecchio o di un ricevitore Wi-Fi, è sempre possibile farlo diventare “Smart” con accessori specifici. Innanzitutto esistono piccoli lettori multimediali con una spiccata vocazione per il Web che, una volta collegati via HDMI al TV, permettono di accedere a svariati servizi gratuiti e a pagamento.
Rientrano in questa categoria i player multimediali di produttori come Western Digital, Emtec, Packard Bell, Lacie, Seagate e D-Link. Una soluzione diversa è l’LG Smarty, un apparecchio realizzato dalla casa coreana proprio con lo scopo di rendere accessibile a qualsiasi televisore la piattaforma Smart TV proprietaria di LG e che funziona con televisori di qualsiasi marca purché dotati di HDMI. In alternativa, per usufruire con facilità dei servizi Internet offerti delle piattaforme Smart TV sviluppate dalle varie case produttrici, possiamo aggiungere al sistema audio/video del salotto un lettore Blu-ray o un impianto home theater dotati di connettività Web e che integrino le rispettive piattaforme Smart TV, idealmente della stessa marca del televisore. Anche le recenti surroundbar di produttori attivi in questo settore, come LG e Philips, contengono le rispettive piattaforme NetCast e Net TV, così da completare il televisore sprovvisto di tali tecnologie ma non per questo non più valido.
Da non dimenticare infine le notevoli potenzialità di cui sono dotate le console da gioco, ormai divenute centri di intrattenimento a tutto tondo, compresa una robusta sezione online con film e video di vario genere in streaming, musica, navigazione Web, condivisione di foto e videochat.
Sportello dei diritti
Privacy: Samsung mette in guardia contro la Smart TV
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