L’insalata in busta fa male? No, ma sicuramente non porta benefici al nostro organismo. Ne ha parlato il dottor Franco Berrino nel corso della conferenza “Il Cibo, la Genetica e il Karma” tenutasi mercoledì all’Istituto dei Tumori di Milano. L’epidemiologo ha parlato di come è possibile modificare l’attività dei geni con il cibo e con le pratiche psicodinamiche:
“Per modificare l’informazione che c’è nel nostro DNA una via è la via del cibo. Ho messo qualche principio: rispettare la terra, rispettare il cibo, rispettare i microbi che ci sono sul cibo. Non mangiamo solo il cibo sterile industriale, i microbi servono tantissimo. Per rispettare il nostro corpo e il nostro intestino ci devono essere i microbi in quello che mangiamo. L’insalata già lavata che comprate al supermercato è stata trattata con del cloro che ha ucciso tutto quel film di microbi che c’è sulla foglia di insalata. Non ci farà tanto male, ma non ci farà bene“, ha detto.
Berrino ha anche parlato dei benefici della restrizione calorica: “Se mangi poco si abbassano l’insulina e la glicemia, e chi ha l’insulina e la glicemia bassa si ammala meno di cancro“. La restrizione calorica inoltre “influenza la metilazione. Fa aumentare le deacetilasi degli istoni e quindi ha un effetto clamoroso per attivare un gene che si chiama AMPK. Questo gene si attiva quando c’è poca energia, quando non c’è da mangiare, e attivandosi blocca tutti i processi biochimici che consumano energia, la proliferazione cellulare, ed è molto importante per la prevenzione dei tumori.
L’epidemiologo ha anche fatto alcune raccomandazioni per chi è ammalato di tumore: “Tenere basse la glicemia e l’insulina, quindi evitare gli zuccheri e le farine raffinate. Tenere bassi i fattori di crescita che stimolano la proliferazione, quindi il latte, che è un alimento per far crescere. Tenere basse le infiammazioni, quindi ridurre il consumo di carne: i prodotti animali, eccetto il pesce, aumentano le infiammazioni“.
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Il cloro dell’insalata in busta uccide i microbi utili al corpo
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