Nel cuore del Borneo, e più precisamente lungo il corso del fiume Baleh, è stato avvistato un serpente lungo orientativamente 30 metri. La notizia, apparsa sui principali tabloid inglesi, è supportata da 2 immagini realizzate da un non meglio precisato fotografo impegnato, nel giorno dell’avvistamento, nel controllo aereo di una vasta zona a rischio alluvione. Le popolazioni che vivono lungo il fiume sono certe si tratti del leggendario Nabau, un mostro con la testa di un drago e sette narici.
Si tratta di uno scatto autentico o di una foto modificata al computer? - I biologi non sembrano tuttavia convinti della veridicità della notizia né, tantomeno, dell’autenticità delle fotografie che ritengono invece dei falsi ottenuti con un grossolano lavoro di photo-editing. Diverse sarebbero i particolari che farebbero supporre si tratti di un falso scoop.
Alcuni dettagli fanno pensare si tratti di un falso - In primo luogo quale fotografo al mondo, dopo aver fatto uno scatto del genere, non renderebbe inutilizzabili gli scatti con una propria firma in bella vista? Le immagini disponibili sul Web sono di bassa qualità e non presentano alcun watermark. Altro dettaglio che lascia ipotizzare si tratti di un falso è il colore del fiume. Il Baleh solitamente è di colore marrone scuro mentre nello scatto aereo risulta essere stranamente blu.
Gli abitanti sono certi, si tratta del Nabau - Gli abitanti dei tanti villaggi sorti lungo gli argini tuttavia insistono anche perché hanno saputo che, proprio all’inizio del mese, sono stati rinvenuti i resti fossili di un serpente più di un autobus e pesante come una piccola automobile: il rettile in questione avrebbe potuto ingoiare senza fatica una mucca adulta. Tale mostro è vissuto però 60million anni fa, difficile possano esservi nel Borneo degli esemplari ancora in vita. Comunque sia nessuno al momento, salvo l’autore dello scatto (vero o fasullo che sia) può sapere con esattezza qual è la verità.
fonte: notizie.tiscali.it
L'articolo è apparso anche sull'inglese www.guardian.co.uk
Nessun commento:
Posta un commento