Riscaldamento globale: agricoltura e deforestazione i veri responsabili

Secondo il pensiero comune l'invenzione della macchina a vapore e l'avvento dell'era industriale hanno segnato l'inzio dell'influenza umana sul clima terrestre. L'immissione nell'atmosfera di sempre maggiori quantità di gas serra contribuisce all'aumento delle temperature medie con preoccupanti conseguenze per la vita dell'uomo sulla Terra.

Secondo una ricerca condotta dalle università del Wisconsin e della Virginia, l'uomo ha iniziato a contribuire al riscaldamento terrestre ben prima di 200 anni fa e in particolare i fattori scatenanti furono l'inizio dell'agricoltura su grande scala praticata in Asia e la massiccia deforestazione eseguita in Europa.

Le prove sono state raccolte tramite simulazioni eseguite con il computer più avanzato al mondo per lo sviluppo di modelli climatici. I dati ottenuti da queste simulazioni sostengono, inoltre, l'idea che l'effetto cumulativo di migliaia di anni di influenza antropica sul clima possa svolgere un'azione preventiva nei confronti dell'arrivo di una nuova glaciazione. In questo modo viene alterato il ritmo di periodici raffreddamenti (glaciazioni) seguiti da periodici riscaldamenti (interglaciali) che caratterizzano il Quaternario.

 "Questo risultato mette in discussione il paradigma che il contributo antropico al riscaldamento del clima terrestre sia iniziato con la Rivoluzione Industriale" afferma Stephen Vavrus, climatologo del Center for Climatic Research della University of Wisconsin-Madison e del Nelson Institute for Environmental Studies.
Il climatologo William Ruddiman della University of Virginia sostiene che fu l'introduzione dell'agricoltura intensiva in Asia accoppiata all'estesa deforestazione in Europa a dare inizio alle alterazioni climatiche mondiali attraverso l'immissione di significative quantità di gas serra nell'atmosfera - metano dalle colture di riso e anidride carbonica dagli incendi delle foreste. A sua volta, un'atmosfera più calda iniziò a riscaldare gli oceani rendendoli meno efficienti nello stoccaggio dell'anidride carbonica con la conseguenza di incrementare il riscaldamento globale.

Questo è bastato per gettare le basi del cambiamento climatico indotto dall'uomo.

Se l'agricoltura e la deforestazione hanno dato il via al processo di riscaldamento indotto dall'uomo, con la Rivoluzione Industriale l'uomo ha sicuramente iniziato l'immissione su grande scala di ingenti quantità di gas serra come mai aveva fatto prima.

A sostegno dell'ipotesi di un contributo antropico al riscaldamento della Terra prima dell'arrivo dell'era industriale ci sono i dati ottenuti attraverso lo studio di "archivi climatici" come le carote di ghiaccio dell'Antartico da cui gli scienziati stanno estrapolando prove di antichi gas serra presenti nell'aria fossile intrappolata nel ghiaccio. 
Questa aria contiene la prova indiscutibile di un incremento dei livelli atmosferici di metano e anidride carbonica iniziati migliaia di anni prima dell'industrializzazione umana.

"Tra 5000 e 8000 anni fa, sia il metano sia l'anidride carbonica iniziarono un trend in salita, diversamente dagli interglaciali precedenti" spiega il climatologo John Kutzbach. Allo stesso risultato portano anche gli studi di Ruddiman che hanno mostrato che durante gli ultimi stadi degli interglaciali precedenti, i gas serra mostravano un trend in discesa e non in salita. 
Perciò i climatologi delle università del Wisconsin e della Virginia sostengono che l'accumulo di gas serra durante le ultime migliaia di anni è molto probabile che abbia agito come prevenzione all'arrivo di un nuovo ciclo glaciale.

L'alternanza di glaciali e interglaciali del tardo Cenozoico viene spiegata con le variazioni dell'energia luminosa solare ricevuta nelle diverse stagioni alle differenti latitudini, in relazione alle variazioni periodiche dei parametri orbitali della Terra messe in evidenza dall'astronomo Milankovitch.

La nuova ricerca sottolinea quindi il ruolo chiave dei gas serra prodotti dall'attività antropica nell'influenzare il clima della Terra: così come la diminuzione dei gas serra nel passato ha aiutato l'avvio delle glaciazioni, gli incrementi di gas serra prodotti dall'agricoltura prima e dall'industria poi potrebbero prevenire l'arrivo della nuova glaciazione.

"Attualmente siamo in un momento molto favorevole per l'arrivo di una glaciazione e se l'uomo non ci fosse stato la glaciazione avverrebbe proprio a ai nostri giorni" afferma John Kutzbach. 
Questa affermazione deriva da una serie di prove eseguite dai ricercatori che hanno usato tre diversi modelli climatici e hanno rimosso da questi tutti i dati relativi ai gas serra immessi dall'uomo nell'atmosfera durante gli ultimi 5000-8000 anni. 
Da queste simulazioni hanno ottenuto modelli in cui è presente una copertura di ghiaccio e neve più permanente in Canada, Siberia, Groenlandia e le Montagne Rocciose, tutte zone note per ospitare ghiacciai durante le passate ere glaciali.

Gran parte degli scienziati sostiene l'ipotesi che il fattore determinante il riscaldamento della Terra sia l'attività umana, un'altra parte di scienziati sostiene invece che l'uomo da solo non possa essere responsabile di eventi che escono dalla scala del tempo umano.

L'uomo ha sicuramente contribuito in modo massiccio a modificare ambienti e paesaggi cercando di modellare l'ambiente più idoneo alle sue attività. Facendo questo ha innescato una serie di eventi che stanno provocando un degrado ambientale sempre più accentuato che a breve potrebbe rivelarsi irreversibile, almeno su scala umana. 
E' quindi necessario cambiare e ridurre l'impatto dell'uomo sull'ambiente, infatti, i danni prodotti dall'uomo non possono che ritorcersi proprio contro se stesso. Iniziamo perciò a preoccuparci della salvaguardia ambientale per salvare noi stessi.

1 commento:

domsky ha detto...

Gratis il modo x accumulare anidride carbonica e fermare il cambiamento climatico

Ciao a tutti, come va?

Il cambiamento climatico imperversa, per fermarlo bisognerebbe accatastare miliardi di tonnellate di anidride carbonica sotto forma di legno o cellulosa.

Qualche anno fa Bill Clinton ( presumibilmente il chairman del governo mondiale) aveva promesso un ricco premio, un milione di euro, a chi avesse trovato un facile metodo per prelevare dall'atmosfera grandi quantità di anidride carbonica.

Vi spiego come, nella maniera che cerco di fare da oltre 20 anni rischiando la vita, subendo minacce di morte tutti i giorni, venendo boicottato, diffamato e perseguitato quotidianamente dagli scagnozzi di Bill Clinton: raccogliendo foglie.

Provo a dirvi il problema completo.

Da una parte bisogna interrompere le emissioni serra utilizzando la Serpentina di Schietti invece di petrolio, carbone, gas, legname.

Poi bisogna riforestare ovunque possibile in particolare le aree desertificate subsahariane, anche coltivando alberi da frutta, perchè il legno è fatto di carbonio, che si ricava dall'anidride carbonica.

Poi infine bisogna utilizzare le foglie di parchi, giardini e boschi per produrre cellulosa invece degli alberi delle foreste.

Le foglie se vengono lasciate marcire nei boschi emettono gas serra. Idem se vengono bruciate negli inceneritori.

Se invece venissero raccolte e lavorate per produrre cellulosa, l'anidride carbonica verrebbe immaganizzata. Possono anche essere utilizzate per produrre cubi e pannelli per edilizia.

E non verrebbero tagliate le foreste per produrre carta igienica, scottex, carta.

Pensate ai parchi e giardini di tutto il mondo, pensate ai boschi, pensate a quanti miliardi di tonnellate di foglie vengono prodotte ogni anno dagli alberi che vengono lasciate marcire o vengono bruciate negli inceneritori.

Secondo i miei calcoli, insieme alla Serpentina e alla riforestazione, con le foglie in 15 anni sarebbe possibile fermare il cambiamento climatico.

Parlatene a tutti, Schietti sa come fermare il cambiamento climatico, Schietti sa come immagazzinare miliardi di tonnellate di anidride carbonica, utilizzando le foglie per produrre cellulosa, ma ogni volta che ne parla cercano di ucciderlo.

Nel 2008 in Val di Vara venne rasa al suolo la mia foresta con cui cercavo di dimostrare pubblicamente con servizi giornalistici quotidiani in internet che si poteva diventare ricchi, salvare le foreste e fermare il cambiamento climatico pulendo i boschi, raccogliendo foglie, ricci di castagne, pigne e tagliando alberi morti.

Ogni volta che spiego che la soluzione al cambiamento climatico sono le foglie comincia a squillare il telefono di casa mia e subisco minacce di ogni genere, per favore aiutatemi.

Grazie dell'attenzione, in attesa della Serpentina di Schietti, della cellulosa ricavata dalle foglie, la parola a Dio e alla prossima catastrofe generata dal cambiamento climatico, ogni volta sempre peggiore.

Domenico Schietti
http://domenico-schietti.blogspot.com/

 
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