Nuove scoperte sul mistero dell'isola di Pasqua

Perduta in mezzo al pacifico, a circa 4.600 chilometri dal Cile, l’Isola di Pasqua o ‘Rapa Nui’ per gli abitanti nativi dell’isola, è considerato uno dei posti abitati più remoti della terra, famosa soprattutto per custodire uno dei più grandi misteri del mondo: le antiche e enormi teste di pietra, i ‘Moai’, che svettano con il volto diretto all’interno dell’isola, hanno suscitato negli anni centinaia di teorie sulla loro genesi e sul loro significato. Oggi il segreto dei ‘Moai’ è stato in parte svelato dagli ‘Indiana Jones’ dell’Università di Manchester e dello University College di Londra.

Alcune teste ‘indossano’ dei copricapi di roccia rossa del peso di diverse tonnellate, per anni gli studiosi si sono arrovellati sul come e perché, circa mille anni fa, gli abitanti dell’isola avessero iniziato a mettere quei cappelli sulle statue. Oggi gli studiosi inglesi ipotizzano che questi sarebbero stati fatti rotolare da un antico vulcano, dopo essere stati scolpiti nella roccia vulcanica, in questo modo avrebbero potuto raggiungere le statue in tutta l’isola ma, a quanto riferito dagli archeologi britannici, il numero di cappelli aumenta man mano che ci si avvicina al vulcano. Come siano stati issati sulle teste rimane ancora un mistero ma, nel frattempo, un’ascia votiva trovata nelle vicinanze di uno dei cappelli ha gettato nuove luci sul loro significato e su quello dei ‘Moai’.
A questo proposito uno dei capi della ricerca, Colin Richards, alla BBC, pensa possa trattarsi di una offerta antica: “I polinesiani vedevano il paesaggio come una cosa vivente, e pensavano che dopo aver scolpito le rocce gli spiriti vi entrassero dentro”.
Richards è insieme alla collega Sue Hamilton sta ancora lavorando al ‘Rapa Nui Landscapes of Construction Project’, progetto che li terrà ancora impegnati nelle ricerche per i prossimi cinque anni.

Per mantenere le tradizioni indigene vive e…non indispettire gli spiriti, gli scienziati inglesi hanno anche deciso di accompagnare ogni scavo più importante con un tradizionale ‘umu’: una cerimonia con i locali vestiti di piume bianche e cibo cotto in forni di pietra da offrire agli spiriti dell'isola.

Che questo possa servire a svelare completamente i misteri dell’Isola di Pasqua? Lo scopriremo tra cinque anni.

fonte: Yahoo

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