Corruzione nel mondo - l'Italia al 63° posto

Huguette Labelle, presidente di Transparency International dopo la diffusione del rapporto che ha stilato una classifica di 180 Paesi, che vede l'Italia al 63esimo posto dietro a Botswana, Namibia e Malaysia, Cuba e Turchia e a parimerito con l'Arabia Saudita, ha detto che "Per arginare la corruzione servono un parlamento vigile, una magistratura incisiva, agenzie anti-corruzione e di revisione dei conti indipendenti e ben finanziate, una puntuale applicazione della legge, trasparenza nell'assegnazione delle risorse pubbliche e nelle entrate, spazio per i media indipendenti e una società civile attenta", cioé tutto quello che in Italia non esiste o è in via di smantellamento da parte dei governi degli ultimi anni).
La Nuova Zelanda, con 9,4, ha superato la numero uno dell'anno scorso, la Danimarca, quest'anno al secondo posto con 9,3 davanti a Singapore e Svezia (entrambe a 9,2).
I Paesi in fondo alla lista sono quelli instabili o toccati da conflitti che hanno minato il settore pubblico e l'infrastruttura governativa.
I più corrotti sono risultati la Somalia (1,1), l'Afghanistan (1,3), il Myanmar (1,4) e il Sudan (1,5), quest'ultimo con lo stesso punteggio dell'Iraq.

fonte: it.peacereporter.net

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