I mali del pianeta contagiano anche l'umanità

Le ormai famose emissioni di CO2, ma anche ma anche i più 'tradizionali' fumi industriali, lo smog, la fuliggine: sono questi i nemici del pianeta e dei suoi abitanti e combatterli significa salvare non solo la terra ma anche milioni di vite ogni anno. E' il monito che arriva dalla rivista britannica Lancet che in vista dell'incontro mondiale sul clima a Copenaghen dedica una serie di articoli dal titolo 'Health and Climate Change' per ricordare ai governi che i cambiamenti climatici non sono solo una 'malattia' del pianeta ma anche dei suoi abitanti. Sono molti gli effetti diretti e indiretti dell'inquinamento e del riscaldamento globale sulla salute umana, dichiara Kirk Smith dell'Università di Berkeley, tra gli autori degli articoli, che sono stati presentati a Londra e Washington in due conferenze stampa.

NON SOLO CO2, MOLTI ALTRI NEMICI DI AMBIENTE E SALUTE Nero fumo, anche detto fuliggine, insieme con altre particelle inquinanti a vita breve, sono un nemico spesso dimenticato dai climatologi ma in realtà pericolosissimo per ambiente e salute umana, anche più della CO2 in quanto si tratta di inquinanti a vita breve con effetti rapidi su riscaldamento globale e salute. Nerofumo e altre particelle prodotte da processi di combustione (per esempio fumi industriali) "sono responsabili di quasi 2,5 milioni di morti premature annualmente nel mondo e anche di una parte significativa del riscaldamento globale", afferma Smith.

SE LA TERRA SI AMMALA CONTAGIA ANCHE NOI Sono moltissimi gli studi realizzati finora che individuano un collegamento diretto tra inquinamento e salute, per cui combattere cambiamenti climatici e riscaldamento globale sarebbe come 'prendere due piccioni con una fava': per esempio uno studio sul New England Journal of Medicine mostra che un attacco cardiaco su 12 è legato al traffico stradale e che le persone bloccate in un ingorgo hanno rischio triplo di infarto entro un'ora dall'esperienza nella 'giungla urbana'. Invece uno studio apparso su 'PNAS' mostra che il riscaldamento globale fa male anche ai reni, infatti è correlato all'aumento dell'incidenza dei calcoli renali. E non è tutto, l'inquinamento da traffico quasi raddoppia il rischio di trombosi, rivela un altro studio. Poi ci sono i problemi respiratori e le allergie, per esempio uno studio ha dimostrato che i bambini che crescono in zone trafficate si ammalano più spesso di asma. Ridurre l'inquinamento, quindi, non fa bene solo al pianeta ma anche a noi: un lavoro sul New England Journal of Medicine mostra che che per ogni 10 microgrammi per metro cubo di particolato atmosferico in meno, l'aspettativa di vita aumenta di oltre sette mesi.

SOFFRE DI PIU' IL SUD DEL MONDO Il riscaldamento globale minaccia di più i paesi poveri; infatti non solo, danneggiando l'agricoltura, mette a rischio le loro scorte di cibo, ricorda Smith, ma fa ammalare di più. Basti pensare che i benefici per clima e salute di un programma di riduzione di 150 milioni di stufe a combustibili solidi (biomasse come legno) in India dal 2010 al 2020 potrebbe prevenire 2 milioni di morti oltre a ridurre le emissioni di milioni di tonnellate. Ben due miliardi di persone nel mondo subiscono gli effetti avversi della mancanza di accesso all'energia pulita, e sono esposti ad altissimi livelli di inquinamento ambientale domestico dovuti all'uso di fonti energetiche inquinanti e all'inefficiente combustione dei combustibili 'poveri', quelli da biomassa naturale, legna, scarti dei raccolti e letame. Copenaghen quindi, conclude Lancet, è il momento per parlare non più solo di clima ma anche per tenere in conto che tutti gli sforzi fatti per salvare il pianeta salveranno anche milioni di vite umane.

fonte: ANSA

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