La pubblicità è riuscita a convicervi della genuinità dei succhi di frutta?
I ricercatori dell'Università di Copenhagen non sono poi tanto d'accordo: da una loro ricerca, diretta dal dottor Claus Hansen e pubblicata sul Journal of Environmental Monitoring, è emerso che in molti succhi di frutta è contenuta una quantità di antimonio superiore al limite stabilito dall'Unione Europea per l'acqua potabile (0,005 milligrammi per litro).
L'antinomio è una sostanza nociva, correlata a rischi di tumore e di disturbi cardiaci e polmonari.
Lo studio danese ha analizzato 42 tipi di succhi di frutta, di 16 marche, e la quantità di antimonio rilevata è dalle 2 alle 17 volte maggiore rispetto alla soglia fissata e sarebbe presente soprattutto nei succhi ricchi di carboidrati.
Purtroppo non sono stati stabiliti dei livelli limite per altre bevande oltre all'acqua minerale e quindi non si può dire con certezza se e quanto siano dannosi per la salute i quantitativi registrati durante le analisi.
In più, non è possibile affermare con certezza se la sostanza tossica sia presente nei succhi già nella fase di produzione o se, ipotesi molto probabile, venga rilasciata dal materiale degli imballaggi (PET -polietilene tereftalato- e Tetra Pak).
In attesa di ulteriori studi, non sarebbe il caso di consumare più frutta "vera" e succhi fatti in casa?
fonte: Italia News
Succhi di frutta a rischio - possono contenere antimonio
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