
Quello che accade più nello specifico, in questa disfunzione, è che il follicolo dei peli si restringe rispetto alla sua grandezza originaria costringendo i peli stessi o, in casi specifici i capelli, a nascere con più difficoltà e comunque più sottili e fragili rispetto al normale. In poche parole è lo stesso processo che si verifica nella più conosciuta alopecia androgenetica o calvizie maschile.
Lo studio americano, diretto da Angela M. Christiano, in cui rientra anche l'italiana Serena Belli, dell'Azienda Provinciale Sanitaria di Trento, ha scoperto la causa di questa disfunzione. L'autore di questo malfunzionamento dei follicoli capillari è un gene, nel cromosoma 18, che nelle persone affette da ipotricosi risulta essere modificato rispetto alla sua normale natura.
Il gene identificato come APCDD1 è quindi la causa di questa disfunzione. Christiano spiega quanto possa essere utile una scoperta del genere, che permette a questo punto di poter studiare, più da vicino, il processo di miniaturizzazione del follicolo rendendo possibili ricerche per eventuali cure che possano rimediare alla "malattia" del cromosoma 18.
fonte: www.barimia.info
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