Secondo la BBC Brasile il primo ottobre 2010 gli Stati Uniti avrebbero chiesto ufficialmente scusa per aver diffuso sifilide e gonorrea in Guatemala, durante esperimenti medici tra il 1946 ed il 1948, ed annunciano investigazioni sul caso, dopo piú di 50 anni.
La ricerca consisteva in infettare malati psichiatrici e detenuti guatemaltechi – senza il loro permesso – con i microbi che causano le malattie veneree, credendo di ottenere informazioni per i vaccini.
Informato sulle rivelazioni, il presidente guatemalteco Álvaro Colom ha accusato gli USA di crimine contro l´umanitá.
Le prove dell´esistenza del programma – organizzato dal Servizio di Salute Pubblica degli Stati Uniti e con regolare permesso del governo del Guatemala – sono state dimostrate dalla professoressa Susan Reverby, della Universitá statunitense di Wellesley.
Pare che i medici utilizzassero sia l´inoculazione diretta che prostitute in carne e ossa infettate da sifilide e gonorrea. Alle ignare cavie venivano somministrate dosi preventive di penicillina per valutarne il potere curante/vaccinante. Non si hanno attualmente informazioni sul destino delle “cavie”, neanche se i malcapitati furono curati o abbandonati a loro stessi.
La stessa professoressa Susan Reverby, durante il governo di Bill Clinton aveva divulgato il risultato di un altro esperimento – il progetto Tuskegee – una ricerca in cui scienziati statunitensi osservavano il progresso della sifilide in negri americani senza curarli, e senza che gli stessi sapessero di essere infetti. Clinton aveva a suo tempo chiesto scusa anche per questi esperimenti.
fonte: www.gennarocarotenuto.it
Ammissione USA - negli anni '40 esperimenti in Guatemala con sifilide e gonorrea
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