Risultati incoraggianti da una nuova molecola contro il tumore al polmone

Gli esperti riuniti al 35esimo congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) a Milano li hanno definiti «promettenti». I risultati di due studi clinici condotti sul farmaco sperimentale afatinib per la cura del carcinoma polmonare non a piccole cellule (Nsclc) in stadio avanzato hanno dimostrato discreti benefici per i pazienti con questa aggressiva neoplasia, contro la quale esistono ad oggi opzioni terapeutiche limitate. Assunto per via orale, il medicinale (in una sperimentazione di fase III, quella prima della messa in commercio) è risultato molto attivo sui malati con tumore metastatico, mentre (in un trial di fase II) ha migliorato la sopravvivenza dei pazienti in stadio avanzato con una mutazione del gene per il recettore del fattore di crescita epidermico (Egfr).

SINTOMI - «Pur non aumentando la sopravvivenza complessiva - ha detto Vera Hirsch, partecipante allo studio della canadese McGill University -, afatinib ha ritardato in maniera significativa la ripresa della progressione del tumore, triplicando il periodo di sopravvivenza libero da progressione di malattia rispetto a placebo (3,3 mesi contro poco più di un mese). Inoltre la molecola ha migliorato in modo significativo i sintomi correlati al cancro, quali tosse, dispnea e dolore». È la prima volta, fanno notare gli esperti, che un farmaco mostra in uno studio controllato un prolungamento clinicamente significativo della sopravvivenza senza evoluzione della patologia in pazienti con Nsclc, il cui tumore aveva subito una progressione dopo la terapia standard. Per la qualità di vita dei malati, poi, è molto importante che non siano emerse novità sui già noti effetti collaterali del trattamento (diarrea e rash cutaneo), mentre la cura con la nuova molecola pare ridurre o ritardare il peggioramento dei disturbi respiratori legati al tumore.

fonte: Corriere.it