WWF - le centrali nucleari sicure non esistono

"Accorpare il voto dei referendum sul nucleare e l'acqua con quello delle amministrative, e destinare i soldi risparmiati, circa 400 milioni di euro, al Giappone". A lanciare la proposta sono le oltre 60 associazioni del Comitato 'Vota Si per fermare il nucleare'. Nonostante il recente voto contrario della Camera, per il comitato, "e' necessario che il governo ci ripensi: e' una questione che ha a che fare con la democrazia nel nostro Paese, ma non solo''.

Secondo il Comitato, infatti, ''e' impensabile un tale spreco di soldi pubblici. Non solo per la situazione italiana, coi tagli a 360 gradi del governo e le famiglie che ancora scontano i danni della recessione globale. Ma anche per quello che sta accadendo in Giappone. Per questo chiediamo all'Esecutivo di abbandonare il furore ideologico e tornare coi piedi per terra: i 400 milioni risparmiati accorpando amministrative e referendum potrebbero essere destinati agli aiuti per il Giappone''.

La richiesta verra' anche sostenuta da una raccolta di firme sul sito www.fermiamoilnucleare.it. Proprio per tirare la volata alla consultazione su acqua e nucleare, il 26 marzo a Roma (ore 14 piazza della repubblica) si terra' una grande manifestazione nazionale.

Dalle associazioni arriva anche una critica alle ultime e piu' prudenti dichiarazioni di vari esponenti del governo: ''Un ravvedimento ambiguo e interessato dell'Esecutivo, che mentre predica una pausa di riflessione manda avanti in Parlamento la norma sulla localizzazione delle centrali che, non lo dimentichiamo, prevede anche l'uso dell'esercito per far costruire gli impianti. Non serve nessuna pausa di riflessione: il nucleare sicuro non esiste, e gli italiani non vogliono rischiare di trovarsi una Fukushima in casa''.

Il nucleare, spiega Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, "non serve a risolvere i problemi energetici del Paese che deve abbassare la bolletta energetica, ridurre le importazioni e rispettare gli accordi internazionali sui cambiamenti climatici,in tempi brevi. Questi tre problemi non li risolveremo con il nucleare che e' una tecnologia tardiva negli interventi di riduzione e non risolve il problema dei combustibili fossili".

Per Ciafani, "le rinnovabili sono una fantastica alternativa. In Germania, l'agenzia federale per l'ambiente tedesca ha dichiarato che al 2050 il paese potra' podurre il 100% di elettricita' dalle rinnovabili. La McKinsey, societa' di consulenza, in un documanto per la Commissione europea sostiene che i 27 paesi membri al 2050 potranno produrre elettricita' da sole fonti rinnovabili. Bisogna perseguire questa strada anche nel nostro paese che ha sicuramente piu' vantaggi rispetto al nord europa.

Rispetto al disastro di Chernobyl "il nucleare non e' cambiato. E' sempre fragile e costoso ma e' cambaito il contesto: oggi siamo in grado di alimentare il nostro paese basandoci sul solare, sul vento e il risparmio. Il mondo e' cambiato solo il nucleare e' rimasto fermo." spiega Sergio Ulgiati dell'Universita' degli Studi di Napoli Parthenope, Dipartimento di Scienze per l'Ambiente e membro del Wwf.

Quanto ai reattori di nuova generazione, il ricercatore aggiunge: "Non esistono reattori di terza e quarta generazione. Sono soltanto favole che ci vengono raccontate e non esisteranno perche' costano troppo e anche in quel caso cio' che potrebbe rompersi riguarda di solito le parti convenzionali come le pompe di raffreddamento di Fukushima. Quindi sono incidenti che resterebbero ugualmente probabili.

Inoltre, conclude, "come ricercatore sono sempre stato restio a non dare fondi alla ricerca ma inizio ad essere preoccupato dal fatto che la ricerca nucleare assorbe un'enorme quantita' di fondi che potrebbero essere destianti alle rinnovabili o ad altri campi sicuramente piu' utili".

fonte: Adnkronos

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