Ticket sanitari, alcune Regioni dicono “no”

Il ticket sanitario di 10 euro per le visite specialistiche, previsto dalla manovra, non scatterà automaticamente in tutte le Regioni. La stessa manovra prevede, infatti, che ogni Regione possa scegliere autonomamente se applicare il ticket o meno, fermo restando ovviamente che si tratterà  comunque di trovare la copertura finanziaria per compensare il mancato finanziamento. Si contano già sette regioni che dicono "no" al ticket: ultima il Veneto, il cui governatore Luca Zaia è stato categorico: "Niente ticket, non vogliamo gravare ancora sui cittadini. Noi abbiamo un bilancio virtuoso, chiuso con un attivo di 12,5 milioni di euro, anche se non abbiamo né un 'superticket' né tantomeno l'applicazione dell'addizionale Irpef".

No ai ticket anche dall'Umbria, la cui presidente Catiuscia Marini ritiene il ticket una misura "ingiusta e iniqua", un "balzello odioso che penalizza i cittadini". Hanno detto no giànei giorni scorsi Toscana e Emilia Romagna.

Del fronte "antiticket" fanno parte anche Sardegna, Val d'Aosta e Trentino Alto Adige.

Stanno studiando se e come evitare l'introduzione del ticket Piemonte, Marche, Campania e Friuli, mentre il Lazio, malgrado l'espressa contrarietà del presidente Renata Polverini, non sembra in grado di evitare almeno per ora il ticket vista la sua condizione di regione sottoposta a piano di rientro. Quanto al ticket da 25 euro sui codici bianchi, solo gli abitanti della Basilicata avvertiranno la novità: nelle altre regioni erano già in vigore .

Chi sarà esente dal ticket sanitario?

(ASCA) Bambini sotto i 6 anni, anziani over 65, titolari di pensioni sociali e invalidi di guerra. Sono alcune delle categorie che, alla luce della manovra approvata in via definitiva venerdì, hanno diritto all'esenzione dalla partecipazione al costo (ticket) sulle prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio e sulle altre prestazioni specialistiche ambulatoriali e che dunque non si dovranno preoccupare del ritorno del ticket previsto e anticipato dalla manovra economica. Lo riporta il quotidiano online ''Farmacista 33'' che spiega come invece sia diverso per il ticket sui medicinali: in questo caso la competenza è delle Regioni, che hanno la possibilità di introdurre un ticket sui farmaci di fascia A (in genere una quota fissa per confezione o per ricetta).
Ecco nel dettaglio le categorie esenti da ticket:

    cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro;
    disoccupati e loro familiari a carico appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico;
    titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico;
    titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant'anni e loro familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.

Godono dell'esenzione totale per invalidità

    gli invalidi di guerra e per servizio appartenenti alle categorie dalla I alla V,
    gli invalidi civili e invalidi per lavoro con una riduzione della capacità lavorativa superiore ai 2/3, gli invalidi civili con indennità di accompagnamento,
    i ciechi e sordomuti,
    gli ex deportati nei campi di sterminio nazista KZ (categoria equiparata dalla legge agli invalidi e mutilati di guerra),
    le vittime di atti di terrorismo o di criminalità organizzata.

Sono poi esenti dal pagamento del ticket sanitario per le prestazioni connesse alla loro condizione temporale le seguenti categorie di cittadini:

    donne in gravidanza;
    donatori di sangue;
    donatori di organi e tessuti;
    soggetti sospetti di essere affetti da Hiv;
    soggetti che si avviano alla prevenzione di tumori;
    soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie,
    trasfusioni o somministrazione di emoderivati;
    giovani con meno di 18 anni che cominciano un'attività sportiva agonistica in una società dilettantistica;
    soggetti con malattie croniche o rare che vanno inseriti nelle liste d'attesa per il trapianto.

fonte: Yahoo! Finanza

Nessun commento:

 
Copyright © 2016. sottovoce.360.
Design by Herdiansyah Hamzah. & Distributed by Free Blogger Templates
Creative Commons License