Dopo una battaglia lunga 17 anni anche l'Italia si adegua a una direttiva europea del 2001 e tratterà i farmaci omeopatici alla stregua di quelli "normali". I prodotti di medicina alternativa, dunque, verranno controllati dall'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, e registrati in via definitiva. Inevitabilmente, è scoppiata la polemica.
Scelta bipartisan. La svolta è arrivata lo scorso novembre, quando 31 senatori — di entrambi gli schieramenti — hanno firmato la proposta della senatrice del Terzo Polo Emanuela Baio, affinché diventasse operativa la registrazione semplificata dei farmaci omeopatici, come da direttiva europea. Ecco come la senatrice spiega sul sito Eurosalus il perché della necessità di regolarizzare i farmaci omeopatici. "I farmaci omeopatici sono regolarmente in commercio, ma privati di quella certificazione che invece gli altri farmaci ottengono tranquillamente. […] La registrazione è una forma di certificazione di sicurezza nei riguardi del Ministero della Salute, e quindi dei cittadini stessi".
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