Niente sorprese per gli italiani a Pasqua. Continua la crisi e la corsa al rincaro che investe i tradizionali ambiti della festa, la tavola e l’uscita fuori porta. Come ogni anno, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha effettuato il monitoraggio dei prezzi relativi ai prodotti tipici. E le evidenze emerse non premiano il consumatore, se si considera che gli aumenti sfiorano il 3%, senza guardare in faccia a un comparto, quello alimentare, che nel 2011 segnava già un poco incoraggiante -4,8%. In ascesa sono i prezzi delle colombe e delle uova di cioccolata, che variano dal 2 al 5%, quelli della carne, soprattutto l’agnello +3%, così come il salame tipico di Pasqua, la corallina, +3%.
Il pranzo pasquale, insomma, secondo un’indagine compiuta da Casper, il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, di cui fanno parte le principali associazioni dei consumatori, per una famiglia media italiana di 4 persone è salito di ben 10,3 punti percentuali, circa 15,8 euro in più rispetto al 2011. E se proveranno a digerire il salasso fuori porta, magari nel tradizionale lunedì dell’Angelo, i nostri connazionali dovranno pensare a un’alternativa plausibile, dati i costi stellari della benzina.
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Pasqua 2012 - Alimentari in aumento, vacanze low cost di rigore
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