Trascorsi poco più di 10 anni dall’invasione della NATO, l’Afghanistan costituisce il principale produttore di oppio, con una percentuale stimata come superiore al 90% della produzione mondiale.
Questi dati, ammessi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e dai suoi centri specializzati, ritengono che in più di 14 province afghane la coltivazione è aumentata, specialmente in quella di Helmand.
Il mercato dell’oppio si trova ora sotto il controllo di alcuni “signori della guerra”, di alcuni membri del governo, di guardie di ‘sicurezza’ straniere e di militari della NATO.
Dati dell’”Ufficio dell’ONU contro le Droghe e il Crimine” precisano che le entrate per ettaro di oppio superano i 3.500 dollari di fronte ai 1.100 di uno di grano.
fonte | europeanphoenix.com
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