Il prezzo conta per rilanciare le vendite, ma abbassarlo non è la risoluzione di tutti i problemi, specialmente per le aziende in crisi.
Silvia Vianello, docente bocconiana di marketing, sul sito "Che futuro" rilancia il tema dell’incidenza dello sconto sulle performance delle aziende, e conclude che il ruolo del prezzo è gestito con logiche di vecchio stampo.
Infatti ritoccare il prezzo può comportare un aumento delle vendite nel breve periodo, ma l'effetto benefico durerà poco. Nel medio periodo, i concorrenti decideranno, molto probabilmente, di fare altrettanto, e quindi i volumi finali tenderanno a non muoversi sensibilmente. In conclusione, complessivamente, ci sarà un guadagno inferiore per tutte le aziende del settore. Nel lungo termine, i volumi resteranno simili a quelli della fase precedente, ma la situazione sarà peggiorata, perché i margini si saranno ridotti.
Insomma, dalla guerra sul prezzo, le aziende escono sostanzialmente sconfitte.
Molte aziende che abbassano i prezzi, sottolinea Vianello, tornano ad aumentarli. Prima, insomma, per non chiudere, si abbassa; poi, di fronte a una prospettiva peggiore, si ritorna allo stato in cui l’azienda era in difficoltà, ovvero al prezzo di partenza.
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