Terremoto nel Pollino, una delle aree più sismiche d'Italia

Un terremoto di magnitudo 5.0, avvenuto alle ore 01:05:24 italiane del giorno 26 ottobre 2012 alla profondità di 6.3 km, si è verificato nel Pollino, in Calabria.

Un terremoto molto superficiale e che dunque si è fatto sentire con una certa violenza. Nelle ore successive si sono registrate altre numerose scosse di minore intensità. Alle 5 del mattino erano oltre 80.

L’area in cui è avvenuto il sisma è nota per la sua notevole pericolosità.

Questo terremoto va inquadrato nella storia geologica della regione che inizia circa 23 milioni di anni fa quando la Calabria si trovava unita alla Corsica ed alla Sardegna e tutte facevano parte in un sol corpo delle Alpi (Non a caso in Calabria si trovano rocce molto simili a quelle alpine). Gli sforzi di compressione tra la placca europea e quella africana hanno prodotto delle importanti faglie, ossia importanti fratture nella crosta. Alcune furono particolarmente attive nei loro movimenti.

Una di esse, ad esempio, diede origine al golfo di Valentia, in Spagna, che ampliandosi diede origine al bacino baleatico, circa 18 milioni di anni fa. Più vicino a noi, ossia circa cinque milioni di anni or sono si formò il bacino che diverrà il Mar Tirreno, il quale, ampliandosi, diede origine alla separazione della Calabria dalla Corsica e dalla Sardegna. Il movimento è continuato fino all’Olocene, ossia fino ai nostri giorni, con conseguente slittamento della Calabria fino alla posizione attuale.

La Calabria dunque, ha compiuto più di 1.000 km ed ora il Pollino risulta essere una delle aree più sismiche del Paese perché casa di numerose faglie ancora molto attive.

fonte | blog.focus.it

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