Conto deposito: l'imposta di Bollo che mangia il rendimento

Il Conto deposito: uno strumento di investimento

Con le rendite elevate e la sicurezza per i propri risparmi, garantiti fino ad una soglia massima di 100.000 euro dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, il conto deposito si colloca, nella selva dei prodotti bancari, tra gli strumenti di investimento che assicurano un ottimo guadagno. O almeno lo era fino a qualche tempo fa. Infatti la nuova imposta di Bollo che cade a pioggia su tutti i conti dei risparmiatori, rischia di annullare i vantaggi economici che questo prodotto offre.

La nuova imposta di Bollo

È partita dal 1° gennaio 2013 la stangata sui conti deposito con un incremento dell'imposta di Bollo equivalente a ben il 50% in più.

Guardandola in dettaglio attraverso il confronto con l'anno scorso, emerge chiaramente come si tratti di un vero e proprio salasso per i clienti che vedono la tassa passare da uno 0,10% allo 0,15%, calcolato sulle somme in giacenza.

È stabilito un importo minimo uguale a 34,20 e l'assenza di un tetto massimo (invece nel 2012 quest'ultimo corrispondeva a 1200 euro).

Come funziona

Il prelievo dell'imposta non ha mancato di seminare il malcontento presso i titolari dei conti. La nuova misura, varata con il decreto fiscale approvato dal Governo il 24 febbraio 2012, stabilisce inoltre che l'imposta venga calcolata in maniera proporzionale alle comunicazioni periodiche relative ai prodotti finanziari.

Nel caso di estratti conto inviati ad esempio trimestralmente nel corso dell’anno, l’imposta di bollo da pagare viene riferita al periodo rendicontato. Se esistono più rapporti (conto corrente, libretti di risparmio, conti deposito) intestati al medesimo soggetto, l’imposta viene applicato per ciascuno di essi.

É prevista l'esenzione dall'applicazione dell'imposta solo quando il valore medio di giacenza non risulta maggiore di 5.000 euro (sommando depositi e libretti dello stesso intestatario). Sono esclusi dall'applicazione i rapporti che non risultano abbiano eseguito movimentazioni nel corso del periodo rendicontato.

La proposta di Rendimax

Rendimax, Banca IFIS, propone ai suoi clienti tre tipologie di conto deposito. Libero, Like e Vincolato.

Il primo prevede un tasso lordo del 2%;  il secondo, nato sui social network raccogliendo direttamente le richieste dei risparmiatori, offre un tasso di 3,75 lordo, con il grande vantaggio del capitale disponibile a chiamata (basta prenotare telefonicamente per prelevarlo).

Il conto deposito Rendimax Vincolato offre due opportunità di liquidazione, anticipata con interessi liquidati immediatamente o posticipata, ossia ogni trimestre, con un tasso di interesse lordo differenziato, per meglio adattarsi alle esigenze personali: si va da un minimo di 3,10 con la scadenza di 30 gg, ad un massimo di 4,60 per una giacenza di 730 gg.

Ipotizzando una somma di 100.000 euro, in giacenza per un anno con capitalizzazione trimestrale, il tasso netto di rendimento per Rendimax, è pari ad euro 1600. I grandi vantagi stanno nell'imposta di Bollo a carico della banca e nell' invio di estratti conto gratuiti.

Doriana Resta - www.migliorcontocorrente.org

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