La crisi modifica in parte anche le abitudini di acquisto degli italiani
e moltiplica "bancarelle" e mercatini. Tra il 2009 ed il 2012 le
imprese del commercio al dettaglio ambulante iscritte ai registri delle
Camere di Commercio sono aumentate di 17.458 unità, più del 10% rispetto
all'anno di inizio della crisi. Ed oggi in Italia ci sono quasi 180.000
bancarelle. I dati, elaborati da Unioncamere, mostrano che a far la
parte del leone sono le imprese "on the road" di tessuti, tessili per la
casa e abbigliamento, aumentate di quasi 11.000 unità (+28,26%) in 3
anni.
"Questi dati confermano - commenta il Presidente di
Unioncamere, Ferruccio Dardanello -che la crisi ha inciso in maniera
strutturale sulle abitudini degli italiani, ma ha anche fatto emergere
nuove opportunità per quanti hanno deciso di aprire una impresa. Chi
opera nel commercio sulle aree pubbliche contribuisce ad animare le
città, rendere vivi i centri storici e creare le condizioni per la
valorizzazione del territorio. Oggi però il Paese ha bisogno di nuovi
impulsi e di nuove energie. Sono certo che il governo, che ha messo
giustamente al centro i temi dell'economia e dell'Europa per riportare
il Paese sulla via della crescita, saprà cogliere e valorizzare una
vitalità che, malgrado tutto, ancora c'è nel nostro tessuto sociale".
L'analisi
mostra come siano quasi triplicate tra il 2009 e il 2012 le imprese del
commercio ambulante di prodotti di bigiotteria, che, alla fine dello
scorso anno, hanno superato le 13.000 unità. Sempre più diffuse nei
tanti mercatini che animano anche le periferie cittadine, queste
attività registrano un saldo positivo di poco superiore alle 8.600
imprese, con un tasso di crescita a tre cifre. Saldi un po' meno
consistenti, ma crescita comunque a due cifre anche per profumi e
cosmetici (+22,66%, pari a 399 imprese in più nel triennio) e per
calzature e pelletterie (+16,89%, pari a 858 attività in più). Alto
anche il tasso di crescita degli ambulanti specializzati
nell'arredamento, casalinghi, elettrodomestici e materiale elettrico
(+26,28% tra fine 2009 e fine 2012, con oltre mille imprese in più), e
di quelli di fiori e piante, in aumento del 15,53% con un saldo attivo
di 538 unità. Decisamente più contenuti, invece, i tassi di incremento
del commercio ambulante legato al settore alimentare, che, con
variazioni percentuali intorno al 3%, si allinea all'aumento registrato
dai negozi tradizionali.
Fonte: Adnkronos
Boom di shopping 'on the road', la crisi moltiplica le bancarelle
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento