Il Consiglio superiore di sanità ha dato parere favorevole a misure più
restrittive nell’uso della sigaretta elettronica vietandone l’uso nei
locali pubblici. In particolare, ha deciso che l’uso della sigaretta
elettronica dovrà essere vietato nei luoghi pubblici. Nella riunione di
oggi il Css, che è un organo consultivo tecnico-scientifico del
Ministero della Salute, ha dato parere favorevole al divieto delle
sigarette elettroniche nei bar, nei ristoranti e negli uffici. Il parere
del Css anche se non vincolante avrà comunque effetti sulla decisione
del governo che infatti aveva già preannunciato di voler intervenire
sulla materia dopo la decisione del consiglio
A ragione della sua
decisione, il Css ha sottolineato che “allo stato delle conoscenze,
sufficienti evidenze per far rientrare le sigarette elettroniche tra i
medicinali per funzione”. Il Consiglio Superiore di sanità segnala come
opportuno che venga raccomandato che le sigarette non siano utilizzate
dalle donne in gravidanza o in allattamento; che ne venga vietato
l’utilizzo nelle scuole (al fine di non esporre la popolazione
scolastica a comportamenti che evocano il tabagismo); che venga
regolamentata la pubblicità di tali dispositivi, al fine di evitare il
rischio di induzione al tabagismo e che le ricariche abbiano la chiusura
di sicurezza a prova di bambino.
Adesso tocca al Ministero cui
il Css raccomanda di costituire un tavolo permanente ove far convogliare
le diverse fonti di dati ed osservatori; di progettare iniziative
informative sui potenziali pericoli legati all’uso di questi strumenti e
di promuovere attività di ricerca e studio sui vari aspetti della
problematica.
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