
Dice il Sole 24 ore: “Sarà creato un nuovo meccanismo legato ai consumi delle famiglie, che dovrebbe eliminare l’evasione, oggi stimata intorno al 27% delle unità famigliari, riducendo al contempo l’importo del canone. Il quale sarà finalmente – come si chiedeva da anni – adeguato al reddito e ai consumi delle famiglie”. L’importo dovrebbe oscillare dal valore più elevato di 60 euro a un valore minimo di circa 35 euro.
La notizia è ripresa anche dalla Cgia di Mestre, per la quale “il balzello, tra i più odiati in assoluto dai contribuenti italiani nonché tra i più elusi, potrebbe subire una radicale revisione. Al ministero dello Sviluppo economico, nel dipartimento Comunicazioni, si sta lavorando su un decreto relativo alle tv locali che potrebbe comportare la riduzione del canone”. La tassa potrebbe essere legata al reddito e ai consumi della famiglie e non consisterebbe più, dunque, in un importo fisso. Fra le ipotesi al vaglio c’è quella di determinarlo attraverso le bollette della luce; la Lotteria Italia, aggiunge la Cgia,“potrebbe contribuire al finanziamento delle spese Rai mentre il dimezzamento del canone si ripagherebbe, almeno nelle intenzioni, attraverso l’azzeramento della sua evasione che, attualmente, si aggira attorno ai 600 milioni di euro – si calcola, infatti, che è pagato dal 27 per cento delle unità familiari, nonostante il 98 per cento possieda un televisore”.
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