Lo dice uno studio svolto nel Nuovo Messico.
La conferma arriva da uno studio dei ricercatori della University of New
Mexico che potrebbe essere una svolta importante nel mondo scientifico.
Sebbene si parli di capelli, la ricerca potrebbe avere grandi risvolti
in più campi. Ad oggi le tinture per capelli hanno causato un aumento
delle allergie soprattutto tra i giovani causate dalla
parafenilediammina contenuta in esse. La parafenilediammina (PPD), ed
altri composti chimici appartenenti alla famiglia delle ammine
aromatiche sono i reagenti più utilizzati nelle tinture permanenti per
capelli e sono anche causa di allergie sempre più frequenti fra la
platea di consumatori, in costante crescita, che ricorrono ai prodotti
che le contengono per tingere i propri capelli. L’uso di tale tipo di
sostanze chimiche è noto già da oltre cent’anni, tant’è che più di due
terzi delle tinture attualmente utilizzate contengono PPD. L’efficacia
del composto è dovuta soprattutto al basso peso molecolare, alla
capacità di penetrare nel fusto e nel follicolo del capello, di legare
le proteine e di formare rapidamente polimeri in presenza di un
catalizzatore o di un agente ossidante.
Sono proprio queste caratteristiche che lo rendono anche un allergene da contatto tra i più pericolosi.
Gli
scienziati hanno scoperto i pericoli connessi all’uso del PPD che hanno
spinto alcuni paesi europei tra cui Germania, Francia e Svezia a
proibirlo come composto proprio per le tinture per capelli già durante
il secolo scorso. Al contrario, la legislazione europea, ha imposto solo
dei limiti di tollerabilità stabilendo una soglia entro il 6% nella
composizione della tintura (entro il 3% quando aggiunto ad una soluzione
ossidante richiesta per ottenere la colorazione).
Ora, il team di
studiosi messicani ha trovato il modo di cambiare colore ai propri
capelli tramite una semplice piastra o arricciacapelli. Il tutto
sfruttando gli ioni. Insomma, un giorno, se la tecnologia sarà messa a
punto, chi lo vorrà potrà cambiare colore ai capelli in 5 o 10 minuti.
Evitando ore dal parrucchiere o di conciare mezzo bagno con le tinte fai
da te. Grazie a un fascio di ioni focalizzati, gli scienziati hanno
potuto incidere dei reticoli di diffrazione dei capelli. In sostanza
hanno modificato le componenti ottiche che deflettono la luce, cambiando
di fatto il colore naturale dei capelli. Al progetto hanno lavorato dal
2009 a oggi il professor Bruce C. Lamartine, autore dello studio, e il
suo collega Zayd Leseman, professore di ingegneria meccanica. Tramite
varie speriemtazioni, i due hanno trovato il modo di incidere forme di
spirali e iperboli su singoli fasci di capelli. Grazie a queste
incisioni ottenute grazie alla manipolazione di fasci di ioni, il colore
dei capelli cambia in quanto cambia anche il modo in cui vengono
colpiti dalla luce. Non solo, il colore cambia anche a seconda della
profondità di queste incisioni. La stessa lunghezza dei capelli e il
loro spessore provoca varianti di colore. Il tutto senza usare tinte di
sorta. Tuttavia la ricerca, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello
“Sportello dei Diritti”, ha riscontrato anche qualche problema. In primo
luogo il sistema di colorazione tramite ioni sembra essere più
affidabile sui capelli castani. Sebbene i ricercatori sembrano aver
raggiunto buoni risultati anche su capelli biondi e neri.In secondo
luogo il processo è irreversibile. Una volta applicata l'incisione ai
capelli, bisognerà attendere la normale ricrescita per riottenere il
colore naturale. Ma su questo punto i ricercatori stanno studiando uno
speciale balsamo da utilizzare prima dei fasci di ioni. In questo modo
si dovrebbe risolvere il problema dell'irreversibilità del processo.
Sebbene
il team si sia concentrato sull'applicazione degli ioni ai capelli, gli
usi di questa tecnologia possono essere svariati. Compresi utilizzi per
la sicurezza. Se per esempio si incidessero dei reticoli di diffrazione
su polimeri da applicare alla pancia di un aereo, questo diventerebbe
invisibile ai mirini dei missili. Ma anche utilizzi per rendere più
sicuri i lettori di carte di credito. Comunque per alcuni esperti del
settore ma anche per autorevoli dermatologi esistono altre soluzioni per
la sostituzione del composto chimico delle tinture. Per esempio,
potrebbero ricercarsi utilizzando tinte naturali in crema permanenti
mentre in futuro con composti totalmente anallergici la cui
implementazione dev’essere sviluppata con un accelerazione nelle
ricerche che incontra purtroppo naturali rallentamenti nelle società di
settore che si fanno forti di un mondo nel quale l’apparenza e il voler
apparire belli o migliori è così preponderante rispetto alla tutela
della salute tanto da far sì che moltissimi consumatori continuino ad
utilizzare prodotti che hanno scatenato reazioni allergiche anche su
loro stessi.
Sportello dei Diritti
Stop alle tinture per capelli e composti chimici. Presto i capelli tinti con con una fascia di ioni
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