Si parla in continuo in questi giorni del debito pubblico italiano che aumenta sempre di più e sta portando la nazione sull’orlo del default. In molti si chiedono a quanto ammonta il debito pubblico e come si è arrivati a questo: ebbene secondo i dati della Banca d’Italia, al giugno 2011 il debito pubblico totale ammontava a 1901 miliardi di euro pari al 122% del Pil realizzato nel 2010.
Come fanno notare molti economisti, il dato preciso però è impossibile da avere poichè in ogni ambito delle amministrazioni pubbliche, dal Ministero del Tesoro, fino all’ultimo comune d’Italia, spesso vengono accesi prestiti presso banche private compiacenti in cambio di alte commissioni e queste cifre vengono fatte passare come anticipi su operazioni future; il problema è che si tratta di operazioni simili a scommesse che non è detto che diano luogo ad incassi.
Nella pratica si fanno comparire fra le entrate somme che negli anni successivi possono trasformarsi in debiti, gravati di interessi, perché l’evento auspicato non si è realizzato. Purtroppo questo sistema è utilizzato spesso anche dai governi, basti pensare al caso della Grecia che ha utilizzato un trucco simile per poter entrare nell’Euro, e le conseguenze sono quelle che possiamo leggere oggi su tutti i giornali.
Chi detiene il debito pubblico italiano ?
Facendo una distinzione in base alla nazionalità dei detentori troviamo:
56,4% da soggetti italiani
43,4 da soggetii stranieri
Invece in base alla tipologia di detentori abbiamo una percentuale del 12,7% detenuta dalle famiglie, il resto da persone giuridiche quali banche,assicurazioni e fondi, ecco il particolare:
3,6% Banca d’Italia
26,2% banche commerciali italiane
13,8 compagnie assicurative e fondi italiani
10,6% banche estere
32,8% fondi esteri
In questa ultima classificazione si possono dividere al 50 e 50% i soggetti italiani e quelli esteri, mentre la suddivisione fra banche e fondi è rispettivamente del 46,8 e 53,2%.
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1 commento:
studiate il signoraggio..
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