Il 14% delle donne non arriva a soddisfare il fabbisogno giornaliero di
iodio. Lo attesta il primo studio rappresentativo sull'assunzione di
iodio in Svizzera condotto tra i giovani e gli adulti.
Negli uomini,
per contro, si evidenzia un apporto sufficiente di questa sostanza. Le
ragioni all'origine della carenza nelle donne risiedono presumibilmente
nel consumo più ridotto di prodotti contenenti sale. Assumendo meno
sale, le donne assorbono anche meno iodio. Lo studio conferma
l'importanza del sale iodato per un sufficiente apporto di iodio nella
popolazione.
Secondo lo studio condotto su questo microelemento,
oltre la metà dello iodio assunto dalla popolazione svizzera deriva dal
sale iodato. Per tale ragione, alcuni esperti raccomandano di cucinare
utilizzando questo tipo di sale e di consumare prodotti che lo
contengono, come ad esempio il pane. Anche nel latte e nei latticini,
comunque, è presente lo iodio.
Giovanni D'Agata, presidente dello
“Sportello dei Diritti”, ricorda che lo iodio è un microelemento
essenziale per l’organismo umano. Viene assunto principalmente
attraverso l’alimentazione. La tiroide ne ha bisogno per produrre i
propri ormoni. Un apporto insufficiente di questa sostanza ha
conseguenze negative per la salute.
Sportello dei diritti
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