Le tre strategie del potere per la manipolazione dei cittadini

La strategia più efficace e più redditizia è senza dubbio quella di “mantenere il cittadino nell’ignoranza e nella mediocrità”. Fare in modo che sia inidoneo a comprendere le metodologie usate per il suo controllo e la sua oppressione. La qualità dell’educazione scolastica ad esempio, deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare per le classi inferiori. Meno conoscenza dei problemi reali, meno reattività. Un'altra efficace strategia per il controllo sociale è la “distrazione” che consiste nel discostarsi dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi soprattutto dai poteri finanziari, attraverso la tecnica di continue distrazioni e di informazioni irrilevanti. In questo modo si impedisce al cittadino d’interessarsi alle conoscenze essenziali al proprio vivere sociale. Terza metodologia è quella della “apparente risoluzione dei problemi con adeguate soluzioni decise a tavolino dai poteri forti”. In buona sostanza si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del cittadino, con lo scopo che sia proprio quest'ultimo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi la delinquenza, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo ottenere leggi sulla sicurezza e politiche restrittive delle libertà individuali. O peggio: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici. Tre fattori su cui oggi occorre riflettere approfonditamente.

Vincenzo Musacchio

Nessun commento:

 
Copyright © 2016. sottovoce.360.
Design by Herdiansyah Hamzah. & Distributed by Free Blogger Templates
Creative Commons License