Per la prima volta, un gruppo di scienziati inglesi della Hull University sembra aver identificato alcune modificazioni neurali che intervengono sul cervello quando si è sottoposti a ipnosi. Ciò dimostrerebbe come l'ipnosi abbia effetti “reali” sulla mente e non ricollegabili al semplice stato di rilassamento del corpo, sostengono gli autori sulla rivista Consciousness and Cognition.
Non è la prima volta che gli scienziati utilizzano la risonanza magnetica per analizzare l'attività cerebrale di soggetti sottoposti a ipnosi. Le altre volte, tuttavia, le analisi venivano compiute mentre i soggetti svolgevano alcuni compiti sotto ipnosi e quindi non era chiaro se le modificazioni neurali fossero legate all'ipnosi o alle mansioni da loro effettuate, spiega l'autore dello studio William McGeown.
Nel loro esperimento, McGeown e i colleghi hanno preso in esame 10 soggetti particolarmente sensibili all'ipnosi e 7 soggetti che non rispondevano a questa tecnica ed hanno analizzato la loro attività neurale mediante risonanza magnetica. Come risultato, coloro che rispondevano all'ipnosi mostravano una diminuzione dell'attività neurale nelle aree che si attivano quando si è distratti o si sogna ad occhi aperti.
Ciò, secondo gli autori, supporterebbe l'ipotesi secondo la quale l'ipnosi favorisce un più elevato grado di attenzione della mente, predisponendo il cervello a una migliore raccolta di informazioni. Una stato di lucidità superiore, quindi, che ci renderebbe più consapevoli e disposti alla comprensione proprio nel momento in cui il nostro corpo appare totalmente imbambolato.
fonte: Yahoo Notizie
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