Anabolizzanti e pillole emule del Viagra. Ma anche antinfiammatori (usati sempre per gonfiare i muscoli) e ansiolitici. Ora, nella lista nera dei farmaci venduti on line, c’è anche l’imitazione della pillola abortiva Ru486. Come dimostrato da “Il Messaggero” che ha acquistato il prodotto via Internet. «Presenterò un esposto alla magistratura per segnalare l’eventualità che la pillola abortiva possa essere somministrata in Italia fuori dai limiti della legge 194 che regolamenta l’aborto e che prescrive che tutto avvenga in ambito ospedaliero» annuncia il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri. «Il rischio, infatti – aggiunge il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella – è che il metodo farmacologico si trasformi in un aborto fai-da-te a domicilio». E’ un affare, questo delle pasticche via Internet, molto più florido di quanto si possa immaginare. Basta un clic per far entrare in Italia prodotti considerati illegali. Un mercato nero che poggia le sue gambe su un’organizzazione mondiale. Molto ben oliata. C’è chi usa il sito per comprare, chi pensa allo smistamento e chi vende al dettaglio o all’ingrosso.
Ovviamente, tutto clandestinamente. Il business che tira di più è quello dei muscoli e dintorni. Che vuol dire abbondanti dosi di testosterone, nandrolone ed efedrina. Ma anche i farmaci anti-disfunzione erettile possono vantare una buona fetta di mercato: si aggira la ricetta del medico, i prodotti arrivano a casa in confezione anonima e, a volte, la politica commerciale del tre-per-due permette anche di fare scorte con prezzi competitivi. Stesso discorso per gli psicofarmaci che, nelle mani dei più giovani, diventano merce buona per far soldi il sabato sera o ingrediente base di un cocktail da sballo.
«Spesso vengono proposte contraffazioni che possono non contenere il vero principio attivo cioè la sostanza che ha l’attività curativa – ha denunciato Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti -.Quasi sempre gli annunci delle farmacie virtuali fanno riferimento a prodotti soggetti ad abuso: pensiamo agli anabolizzanti usati per il doping, gli stimolanti e gli psicofarmaci». Un fenomeno non certo solo italiano. Tanto che la stessa Ue, durante la conferenza annuale della Federazione europea delle associazioni e industrie farmaceutiche, ha cominciato a parlare di questo mercato in termini particolarmente allarmanti. Per le truffe e per la salute. Ed ecco i numeri che ”raccontano“ la situazione: nel 2008 sono state oltre 4miliardi le confezioni di farmaci falsi sequestrate in Europa per un generale giro di denaro che sfiora i 45 euro l’anno a livello mondiale.
La Società italiana di andrologia è stata costretta scendere in campo per mettere in guardia gli uomini dagli acquisti on line. «Attenzione, questa modalità di acquisto – dicono gli andrologi riferendosi ovviamente ai farmaci contro la disfunzione erettile – non permette al paziente una verifica sulla provenienza e sull’effettivo contenuto del prodotto che sarà inviato». E’ la stessa Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco che elenca i possibili raggiri che si nascondono dietro le farmacie virtuali, i siti dedicati ai prodotti per la salute e le e-mail che investano la posta ogni giorno. Si parla di medicinali rietichettati, forse scaduti, e rimessi in circolazione (potrebbero essere recuperati dalle discariche da organizzazioni criminali apposite e poi “riabilitati”) ma anche di mail mittenti false. «Ad attirare il cliente – spiegano all’Aifa dove esiste una sezione anti-contraffazione – può essere un sito cui si è arrivati attraverso una mail. Ma dietro tutto questo, nella maggior parte dei casi, c’è una attività di brokeraggio. Per cui chi raccoglie gli ordini fa arrivare l’incasso ad un fornitore. Che molte volte è una farmacia, anche legale, in Asia».
L’ultima truffa globale è arrivata con la pandemia H1N1. Appena il virus ha cominciato a diffondersi, su Internet è stato tutto un fiorire di rimedi anti-influenza. Dai detergenti per disinfettare le mani fino ai test rivelatori e gli integratori. L’Agenzia che regola il mercato dei farmaci negli Stati Uniti ha contato 140 voci fasulle. C’erano anche shampoo e bagnoschiuma antivirus. di C.Ma.
Principio attivo. Indica una sostanza che possiede una certa attività biologica, includendo tutte le sostanze dotate di effetto terapeutico (farmaci), benefico (vitamine, probiotici) o tossico (veleni). I principi attivi possono essere sintetici, come nella maggior parte dei farmaci, semisintetici, come per esempio l’acido acetilsalicilico, o naturali, per esempio alcaloidi ed estratti da piante usate nella medicina tradizionale o in fitoterapia. I principi attivi costituiscono la parte farmacologicamente attiva dei medicamenti, che sono formati anche dagli eccipienti.
fonte: Ultime Notizie
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