Maxi sequestri di alimentari in tutta Italia

sottovoceIn queste ore in tutta Italia l'arma dei Carabinieri è alle prese con una serie di sequestri alimentari come farina, caffè e carne. I nas di Brescia, dopo un'ispezione, hanno sequestrato ben 8 tonnellate di farina utile per preparare pizze o altri prodotti simili.

I Nas spiegano che i sacchi di farina erano aperti e quindi ben predisposti all'attacco di agenti atmosferici o a insetti. Scendendo per lo stivale ci fermiamo a Cosenza dove qui sono state bloccate 10 tonnellate di agrumi in 4 depositi ortofrutticoli, mancanza di norme igienico sanitarie e delle autorizzazioni necessarie.

E ancora, a Potenza i Carabinieri hanno ispezionato un'azienda lucana di torrefazione sequestrando 6 tonnellate di caffè, ancora all'inizio del processo di lavorazione, e 4 quintali di zucchero.

L'attività era svolta senza nessuna autorizzazione, ma soprattutto mancavano le dovute licenze dell'autorità sanitaria. Ultima tappa Pescara. Qui, sempre durante i controlli dei nas, sono stati sequestrati 5 quintali di insaccati di carne. Non avevano alcuna indicazione riguardo alla provenienza delle carni, in più è stato chiuso il luogo in cui veniva prodotta la tanto amata porchetta per carenza di norme igienico sanitarie.

Intorno agli anni settanta l'alimentazione prende una forma e un'identità nuova, era una manifestazione della propria identità e segnava anche le distinzioni di classe. Oggi tutto questo non è più così marcatamente forte. Il mondo è diviso in due parti, tra: abbondanza di cibo, di scarsissima qualità, e mancanza totale di risorse utili per sopravvivere. Capire che con l'alimentazione non si può più scherzare è indice di un mondo che inizia a guardare verso il futuro.

fonte: Barimia

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